Versailles: una corte reale metafora dell’Europa degli Stati

Versailles, città sotto assedio per il vertice del Consiglio dell’Unione europea, mentre soffiano venti di guerra nel Donbass e in tutta l’Ucraina in un’atmosfera di fine regno macroniano, stretto tra la campagna elettorale e la imperdibile grancassa mediatica dell’esercizio della presidenza di turno francese. Oltre

Crisi Ucraina e UE

Dalla crisi Russia-Ucraina la UE  esce ancora una volta malissimo. Il fronte Est dei suoi Stati membri si dimostra succube degli Usa (e quindi inaffidabile in qualsiasi prospettiva di politica estera e di difesa comune). Olanda, Danimarca, Svezia e Finlandia restano, come i Visegrad, anch’esse

Il disordine imperante

La democrazia è ormai diventata un regime, i buoni cittadini sono strettamente sorvegliati mentre i “furbetti di quartiere” possono esercitare anche attività poco chiare, fare regnare le loro regole e ricevere persino aiuti generosi da parte delle istituzioni. E’ anche vero che i buoni cittadini

Ucraina ed Unione Europea

La sua storia e la sua geografia dimostrano che l’Ucraina è stata la culla della Russia. Un Paese, sin dalla sua origine, culturalmente e strettamente così legato all’impero russo che oggi non può venire considerato dai russi come un nemico pericoloso. Può sembrare ovvio che

La Germania fa il pieno di islamici

La Repubblica Federale tedesca ha costituito da anni un vero eldorado economico per la potenza della sua industria, l’efficienza dei servizi sociali. Un benessere economico che ha offerto una speranza di futuro ad intere generazioni ed attirato milioni di persone. Tutto questo, se da una

Orwell nelle mire della cancel culture

In linea con le attuali tendenze del progressismo, “1984” il romanzo distopico di George Orwell è improvvisamente diventato offensivo. Una delle opere più suggestive della letteratura britannica che presagiva una realtà, allora certamente visionaria dell’evoluzione della nostra società in via di disfacimento e sicuramente profetica

Necessità di una seria informazione

La società contemporanea globalizzata, vive oggi, le accelerazioni dovute alle trasformazioni dei modelli sociali e dei valori una volta comunemente condivisi, è perciò necessaria un’informazione che rivesta carattere di importanza primaria, sempre maggiore e determinante. Giornali, TV, Web ed Internet sono ormai lo specchio di

Economia, Covid e Maastricht o la corsa verso l’ignoto

All’inizio della costruzione europea c’era una condivisione tra le “elites” e l’opinione pubblica. Sono gli anni ’50 e fino ai ’90, l’aspirazione di un’Europa unita e solidale non manifesta alcuna contestazione popolare. Solo agli inizi degli anni 2000 comincia una lenta ma inesorabile politicizzazione del

Propositi post-natalizi

Rinunziare ad utilizzare l’augurio “Felice Natale” sostituendolo con un semplice e banale “Buone feste” è sicuramente stato un atto di vigliaccheria quotidiana, anche se in tanti poi si saranno rallegrati dell’abbandono del tradizionale augurio e lo avranno salutato come sinonimo di apertura verso l’intera umanità, verso la diversità e

La nostalgia ed il Natale

Arriva puntuale il Natale, pur nelle restrizioni dovute alla pandemia, nonostante la crisi economica che attanaglia le famiglie e nella rivoluzione dei modi di vivere della società contemporanea. E’ Il tempo che passa  implacabile ed  una delle caratteristiche del suo passaggio consiste  proprio nel tentativo

Anche Interpol nelle contraddizioni di questo mondo fatto di sigle

Ormai le nostre informazioni passano attraverso sigle, abbreviativi, sunti, acronimi. Una sorta di strutturalismo moderno che riscontriamo osservando le grandi istituzioni internazionali: Onu, Ue, FMI, Bce e via discendendo verso le oltre 2000 agenzie ed organismi derivati, che si sono imposti di regolamentare l’impossibile. Un