Elezioni presidenziali francesi: i giochi del secondo turno

Le storie dell’Europa si assomigliano tutte, specialmente quando si tratta di rinnovare i supremi vertici degli Stati. Sorvolando sul quarto successo consecutivo di Orban in Ungheria che ha fatto impazzire chi rifiuta di scomparire nel pensiero unico, nella mondializzazione, nel liberalismo economico e nel progressismo

L’Unione dei popoli prigionieri

Lo scorso 3 aprile Victor Orban ha stravinto le legislative in Ungheria. Una vittoria che non ha entusiasmato l’Unione europea …tutt’altro. VanDer Leyen, infatti, davanti al Parlamento europeo, adducendo argomentazioni improbabili, annunziava che l’Esecutivo aveva il dovere, per difendere il bilancio generale dell’Unione, di avviare

A ciascuno il suo: per l’Unione europea guerra commerciale alla Russia

L’Unione europea, lasciando alla NATO ed agli Stati Uniti l’incombenza del settore militare, ha deciso di combattere la Russia esclusivamente con armi economiche, quelle che più riesce a padroneggiare, che prevedono il boicottaggio dei prodotti russi e l’espulsione della Russia dal sistema economico mondiale. Un’idea

Tensioni nei Balcani sud occidentali

A Sarajevo il clima politico si è surriscaldato da quando i componenti serbi hanno abbandonato la presidenza collegiale dello Stato centrale della Bosnia-Erzegovina. Effettivamente il Paese soffre ancora delle conseguenze dei vari conflitti regionali che hanno caratterizzato la dissoluzione della ex Jugoslavia nel corso degli

Millennials contro la sostituzione

Già da qualche tempo in Francia, specialmente nella regione parigina, diverse parrocchie organizzano incontri di preghiera e fedeli di religione cattolica e di religione musulmana recitano insieme cantiche rivisitate in salsa multiculturalista evitando però ogni riferimento a Maria Vergine e a Gesù Cristo. Che cattolici

La versione anti-russa della cultura della cancellazione

All’inizio del mese di marzo, a causa della guerra voluta da Putin in Ucraina, gli organizzatori del Festival della fotografia europea di Reggio Emilia – veri geni! -, hanno deciso di annullare l’esposizione dedicata alla cultura russa. Una decisione certamente figlia della rabbia del momento

La guerra dell’informazione

Una volta c’erano i bordelli nel Palazzo di Saddam Hussein, il genocidio dei gentili kosovari per mano dei cattivissimi serbi, le armi di distruzione di massa dell’Iraq e i ribelli moderati in Siria. A breve il fantasma di Kiev e gli eroi dell’Isola dei serpenti.

Versailles: una corte reale metafora dell’Europa degli Stati

Versailles, città sotto assedio per il vertice del Consiglio dell’Unione europea, mentre soffiano venti di guerra nel Donbass e in tutta l’Ucraina in un’atmosfera di fine regno macroniano, stretto tra la campagna elettorale e la imperdibile grancassa mediatica dell’esercizio della presidenza di turno francese. Oltre

Crisi Ucraina e UE

Dalla crisi Russia-Ucraina la UE  esce ancora una volta malissimo. Il fronte Est dei suoi Stati membri si dimostra succube degli Usa (e quindi inaffidabile in qualsiasi prospettiva di politica estera e di difesa comune). Olanda, Danimarca, Svezia e Finlandia restano, come i Visegrad, anch’esse

Il disordine imperante

La democrazia è ormai diventata un regime, i buoni cittadini sono strettamente sorvegliati mentre i “furbetti di quartiere” possono esercitare anche attività poco chiare, fare regnare le loro regole e ricevere persino aiuti generosi da parte delle istituzioni. E’ anche vero che i buoni cittadini

Ucraina ed Unione Europea

La sua storia e la sua geografia dimostrano che l’Ucraina è stata la culla della Russia. Un Paese, sin dalla sua origine, culturalmente e strettamente così legato all’impero russo che oggi non può venire considerato dai russi come un nemico pericoloso. Può sembrare ovvio che

La Germania fa il pieno di islamici

La Repubblica Federale tedesca ha costituito da anni un vero eldorado economico per la potenza della sua industria, l’efficienza dei servizi sociali. Un benessere economico che ha offerto una speranza di futuro ad intere generazioni ed attirato milioni di persone. Tutto questo, se da una

Orwell nelle mire della cancel culture

In linea con le attuali tendenze del progressismo, “1984” il romanzo distopico di George Orwell è improvvisamente diventato offensivo. Una delle opere più suggestive della letteratura britannica che presagiva una realtà, allora certamente visionaria dell’evoluzione della nostra società in via di disfacimento e sicuramente profetica

Necessità di una seria informazione

La società contemporanea globalizzata, vive oggi, le accelerazioni dovute alle trasformazioni dei modelli sociali e dei valori una volta comunemente condivisi, è perciò necessaria un’informazione che rivesta carattere di importanza primaria, sempre maggiore e determinante. Giornali, TV, Web ed Internet sono ormai lo specchio di