Archivi della categoria: rassegnastampa

La laboriosa estate del MUOStro di Niscemi (di Antonio Mazzeo)

Le grandi piattaforme in cemento sono ultimate e nella prima settimana di ottobre potrebbe iniziare il collocamento dei tralicci per le tre grandi antenne circolari di 18,4 metri di diametro e le due torri radio di 149 metri d’altezza. Sul terreno sono visibili le lacerazioni

Libia: il terrore corre sul filo

Giornalismo è diffondere quel che qualcuno non vuole che si sappia, il resto è propaganda. (Horacio Verbitsky) Telefonata intercettata tra il portavoce del CNT e il comandante dei ribelli di Misurata Questa telefonata intercettata [18.09.2011] tra un leader ribelle di Misurata e il portavoce militare

Ma chi è veramente Raffaele Lombardo

La gente che nel passato in Sicilia ha provato a fare politica, cercando dall’interno dei tradizionali partiti nazionali di combattere ascarismo, autolesionismo, personalismo e mediocrità, è stata abilmente e puntualmente eliminata, evitando che persone oneste e capaci avessero l’occasione di combattere il sistema che, in

Pioggia di soldi per i convegni all’estero [Repubblica.it]

La Regione senza un euro in cassa, la stessa che ha 5 miliardi di euro di debiti, finanzia con 900 mila euro la promozione della cultura siciliana all’estero. Come? Distribuendo una pioggia di soldi ad associazioni, enti di formazione, onlus, università e sedi di Confindustria,

La verità sul Banco di Sicilia di Antonino Macula

Recentemente, parlando con un amico ben informato ed esperto in questioni bancarie, ho scoperto la vera storia relativa alla vicenda “Banco di Sicilia” che, com’è tristemente noto, è stato inglobato prima in “Capitalia” e poi in “Unicredit”. Oggi, purtroppo, di Siciliano il BdS conserva solo

USA – Libia: ti bombardo e le bombe me le devi pagare tu

Lettera al primo ministro ad interim libico Jibril da parte di un membro del Congresso americano [12.05.2011] – (trad. levred) Bisogna risarcire il contribuente americano delle spese sostenute per i bombardamenti umanitari sui civili libici e sulle infrastrutture della Libia. Le bombe americane saranno pagate

La Libia e il mondo in cui viviamo – di William Blum

“Perché ci state attaccando? Perché state uccidendo i nostri figli? Perché state distruggendo le nostre infrastrutture?” – (30 aprile 2011) Discorso TV del leader libico Muammar Gheddafi, poche ore dopo che la NATO aveva colpito un’ obiettivo a Tripoli, uccidendo il figlio 29enne di Gheddafi,

La Libia è italiana, nessuno ce la riprenderà più

Tra un paio di mesi sarà passato un secolo esatto da quando queste parole furono pronunciate e scritte. Era il 1911 e dopo il bombardamento di Tripoli, Roma aveva il suo «bel suol d’amore» coloniale. Seguiva un saccheggio della popolazione a spese dei vecchi padroni

Raffaele Lombardo: il presidente della rinascita siciliana

Correva l’anno 2005 quando, a Bari, l’ex presidente della provincia regionale di Catania, Raffaele Lombardo, dettava le linee guida della politica del movimento delle autonomie. Nessun accordo con destra o sinistra. Famosa la dichiarazione: “… la gente non capirebbe, ci chiamerebbe ascari …” Ma, poi,

La tragedia di Tripoli e del Mediterraneo

Si consuma una grande tragedia, in queste ore, sulle altre sponde del nostro mare, tra Tripoli e Gaza. Sono le avvisaglie di un dramma e di un disordine più vasto, che arriverà addosso anche a milioni di cittadini europei inconsapevoli. In Libia, le notizie provengono

Nessuna miniatura

Argomentando sulla Libia di William Blum

Il 9 luglio ho partecipato ad una manifestazione davanti alla Casa Bianca, il cui tema era “Stop ai Bombardamenti della Libia“. L’ultima volta che aveva preso parte a una protesta contro il bombardamento degli Stati Uniti di un paese straniero, che la Casa Bianca vendeva

Islanda: quando il popolo sconfigge l’economia globale di Andrea Degl’Innocenti

L’hanno definita una “rivoluzione silenziosa” quella che ha portato l’Islanda alla riappropriazione dei propri diritti. Sconfitti gli interessi economici di Inghilterra ed Olanda e le pressioni dell’intero sistema finanziario internazionale, gli islandesi hanno nazionalizzato le banche e avviato un processo di democrazia diretta e partecipata

Una Sicilia da sfruttare…

La pubblicità di un noto amaro recitava, un tempo, …“una Milano da bere”, espressione che, in seguito, venne giornalisticamente utilizzata per definire la Milano degli anni ottanta, divenuta centro di potere governato dai socialisti e caratterizzata da benessere diffuso … e da diffuso rampantismo! Stamattina,

Dategli corda e si impiccheranno da se

Nella Gran Bretagna della seconda metà del XIX secolo, nel corso della seconda rivoluzione industriale, l’establishment oligarchico (aristocrazia più finanza) dovette gestire l’azione sempre più energica e organizzata, sindacalmente e politicamente, delle classi lavoratrici duramente sfruttate, che si mettevano a lottare, con grandi scioperi ed

Al governo? Ormai c’è Moody’s. All’opposizione? Ormai c’è Fitch

Chi conosce il giornalismo ufficiale si sarà stupito a sentire uno dei più recenti editoriali di Francesco Verderami su Sky Tg 24 sulle riunioni dell’Eurogruppo dedicate alla crisi greca. Verderami, da tipica firma del Corriere della Sera, è infatti un giornalista disciplinato, abituato a utilizzare

Sovranità monetaria e democrazia – di Sergio Cesaratto

Un grande primo ministro canadese, William Mackenzie King,[1] ebbe a dichiarare prima delle elezioni del 1935: “Una volta che a una nazione rinuncia al controllo della propria valuta e del credito, non importa chi fa le leggi della nazione. … Fino a quando il controllo