Il rapporto Draghi
Non è più il tempo dei “grandi” agglomerati globali questo, ma quello invece del ritorno degli Stati nazionali che saranno i veri protagonisti del futuro da qui a molti anni a venire.
Gli Stati Uniti d’Europa restano una folle chimera che soltanto i più suoi accaniti e decrepiti sostenitori quali Bonino, Verhofstadt, e altri improbabili personaggi possono inseguire.
Si sta smontando non solo tutta l’impalcatura europea e atlantica che aveva costituito il cosiddetto ordine liberale internazionale nato nel dopoguerra, ma anche il piano superiore della finanza che ne aveva consentito il successo, considerata la crisi che diversi importanti istituti bancari americani ed europei hanno attraversato e stanno attraversando, senza dimenticare il debito monstre di derivati che ha in pancia Deutsche Bank.
Si è giunti al tempo della de-globalizzazione. Si è giunti alla fine di un viaggio iniziato molti decenni prima, e che ha visto consumarsi tutta una serie di tradimenti dei governanti italiani ed europei contro la propria nazione.
In Italia, i loro nomi sono sin troppo conosciuti. Sono i Ciampi, gli Amato, i Napolitano, i Draghi che a bordo del Britannia svendevano i gioielli dell’industria pubblica italiana a quella finanza ebraica inglese e americana che poi li ricompenserà lautamente con prebende e incarichi di vario tipo.
Sono troppi gli eventi quindi che fanno pensare che la storia dell’UE sia giunta alla fine.
Draghi ha detto che se non si faranno le riforme da lui proposte che altro non sono che la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa, allora l’Unione europea, sarà destinata a morire.
E dovrà essere effettivamente così. Non è più il tempo di morire per Maastricht, come disse un personaggio al soldo di questo sistema.
E’ il tempo che Maastricht muoia per far posto al ritorno delle patrie e delle sovranità nazionali dei Paesi europei.
Se già’ dall’inizio del secolo l’Europa dimostrava la sua sofferenza per la lentezza della sua crescita , Monti ripete oggi che la tendenza rimane identica, debole e impotente .