Sepoltura di Elisabetta II: la lezione di una Nazione che ha dimostrato il valore dell’identità
La sepoltura di Elisabetta si è trasformata nell’apoteosi della monarchia inglese, nell’immobilismo del vecchio continente: le uniformi, le parrucche le alabarde e le carrozze hanno affascinato il mondo intero .
In tutta questa settimana di lutto, i media del mondo hanno messo l’immagine della Regina in prima pagina e tutte le televisioni europee trasmettevano quasi in pianta stabile da Londra.
Increduli, abbiamo ascoltato anche il nuovo primo ministro britannico recitare il Vangelo di San Giovanni quando dice “ritornerò ’ e vi porterò con me è “ e i ministri del culto anglicano parlare di bene comune e della fede ricevuta dalla Regina col Battesimo. Neanche in Vaticano, ma qui la monarchia e le istituzioni sopravvivono alle persone .
Le strade erano addobbate dall’Union Jack, e nessuna bandiera blu a 12 stelle deturpava la vista . Il Regno Unito ha dimostrato al mondo sino a che punto l’unione del popolo e la identità nazionale ne fanno la sua forza. Le immagini lo hanno dimostrato molto più di ogni discorso..
Pensiamo oggi a tutti quelli che non parlano più di Stato Nazione ma di Unione Europea, dimenticando che l’Europa è un continente millenario popolato da europei mentre l’Unione è soltanto un’l’istituzione amministrativa. Questa confusione ormai non potrà più opprimere i britannici- e la cerimonia ce l’ha ben dimostrato- tanto la religione, lo Stato, il popolo , la Storia, la tradizione , là modernità, la monarchia e le sue cerimonie fuori del tempo , tutti questi elementi che costituiscono l’identità di un popolo risalente dal fondo dei secoli – ne costituiscono un tutt’uno, perlomeno simbolicamente.
L’Europa, invece, questa Europa che viene continuamente additata come modello mondiale di solidarietà ed esempio del vivere in comune non smette di separare gli Stati-nazione dai popoli, sempre col rischio di primi ministri a gettone di presenza, senza più senso della Storia, delle tradizioni o dello Stato.
L’Unione ha certamente messo in atto un processo riformatore che decostruisce i suoi miti, i suoi simboli e la sua stessa Storia, ma non potrà non aver sentito e visto, nello spazio di qualche giorno , la potenza di una vecchia Nazione che trova , senza complessi, il suo sostegno più grande proprio nella sua identità nazionale e nei suoi simboli più antichi
Eugenio Preta