Il nostro teatro
Il teatro venne inaugurato il 4 ottobre 1849, con la rappresentazione della “Norma” di Vincenzo Bellini.
Era una robusta ed elegante struttura dalle grandi dimensioni, poteva ospitare fino a settecento spettatori.
Internamente, era stato finemente decorato da Lentini Rocco, Mazziotta Carlo e Saporito Santo, conteneva quattro ordini di palco, l’ultimi dei quali fu lasciato a galleria. Nel 1869 nella parte esterna, fu aggiunto marmo bianco con sei grosse colonne ornate da capitelli ionici.
Il teatro, era stato denominato prima “Teatro Ferdinandeo” in onore al re Ferdinando di Borbone, nonostante, che ne avesse osteggiato la costruzione; dopo l’Unità d’Italia fu intitolato a “Giuseppe Garibaldi”. Al teatro “Garibaldi” vennero i più famosi esponenti della lirica di quel periodo tra cui il famoso Enrico Caruso.
Tra il 5 e 6 aprile del 1943 alle ore 15:20, nel quartiere San Pietro che era il più popoloso e meno sfollato venne colpito da tantissime bombe lanciate dagli aerei francesi. L’obiettivo era il porto, in quanto vi erano numerose navi cariche di esplosivi e carburante. Anche la Stazione ferroviaria fu colpita e molti vagoni pieni di passeggeri vennero distrutti . Piazza Scarlatti però era quella che mostrava una visione paurosa , in quanto venne distrutta la Biblioteca Fardelliana, la Chiesa di Sant’Agostino e il famoso Teatro Garibaldi.
Durante tale bombardamento, 6.000 trapanesi morirono, la città di Trapani per le incursioni aeree fu collocata al nono posto dei capoluoghi di provincia italiani, ma nessun libro di storia porta tale notizia. E’ bene che i giovani sappiano quello che è successo nella città di Trapani.
Il teatro come già detto fu gravemente danneggiato, dopo fu del tutto demolito e al suo posto sorse l’odierna Banca d’Italia. Le colonne ed alcuni resti del nostro Teatro si trovano all’interno delle ville comunali (Margherita e Sieri Pepoli). Per molti anni Trapani rimase senza nessun teatro e le attività si svolsero all’aperto, alla villa Margherita per interessamento del “Luglio Musicale”.
Solo negli anni novanta le attività di prosa e di lirica nel periodo invernale si svolsero all’interno del teatro “Tito Marrone”, in realtà , è un auditorium adiacente al Polo della Libera Università ed ha una capienza di novecento posti.
Tito Marrone nacque a Trapani nel 1882, compì gli studi presso il Liceo “Ximenes” dopo si trasferì a Roma. Dopo la laurea insegnò francese presso un liceo romano. Nella capitale frequentò molti ambienti letterati
Dell’epoca e fondò la corrente poetica del primo novecento il “crepuscolarismo”.
Dopo molte discussioni in ambito dei Consigli provinciali e comunali dove far sorgere il “Teatro” si era individuata l’area di Piazza Vittorio Emanuele II, ma poi non si è fatto niente. E’ recente che si è pensato che la struttura venga realizzata al Palazzo Lucatelli (ex Ospedale), ovviamente dopo le dovute ristrutturazioni e modifiche.
Speriamo che questa volta ci sia la volontà di realizzazione e non un’utopia.