La “Casa del Mutilato”
Il Palazzo venne edificato tra il viale Duca d’Aosta e la piazza Generale Scio. I lavori durarono relativamente poco, soltanto un anno e mezzo; il costo dell’opera fu di duecentoquindici mila lire, raccolte con una pubblica sottoscrizione. L’iniziativa si deve alla volontà di Francesco Paolo Marceca, presidente della sezione trapanese dei mutilati. All’iniziativa partecipò anche Agostino Burgarella, che all’epoca era il podestà di Trapani e a lui un plauso, infatti offrì diecimila lire di tasca sua.
Non si deve dimenticare che tutte le più grandi opere istituzionali in Italia nacquero durante il periodo fascista, anche a Trapani infatti sorsero: il Palazzo delle poste, il palazzo dell’ Intendenza di Finanza, il Palazzo della Prefettura, l’ospedale psichiatrico, l’ospedale di Torrebianca, l’ospizio marino, il Palazzo dell’Ammiragliato, gli aeroporti di Milo e Chinisia e delle istituzioni scolastiche. La Casa del Mutilato fu inaugurata il 17 agosto 1937 dal Duce in persona, Benito Mussolini. Il palazzo è costituito da un porticato dove trova spazio un ampio portone sul quale si trova la scritta ‘Casa del Mutilato’ a primo piano c’è un grande balcone che si affaccia sull’incrocio tra il viale Duca d’Aosta, piazza Generale Scio e corso Vittorio Emanuele. Fino a qualche tempo fa, il Palazzo era la sede della “Guardia Medica” del centro storico.