E LUCE SIA – Scomodato ”San Remo” per illuminare Ginostra
Bruxelles, 4.3. 2004
Lo Stromboli, vulcano attivo al centro del Mediterraneo, ha una frazione da sempre al buio le cui case adesso, solo in occasione del celebre festival della canzone italiana, stanno per essere raggiunte dal flusso di elettroni per dare ai 27 ginostresi la possibilità di godersi, come tutti gli italiani, proprio gli exploit canori sanremesi.
Qualche giorno fa, è apparso sulla Gazzetta del Sud un articolo del corrispondente da Ginostra e aspirante giornalista Gianluca Giuffrè.
L’articolo, dal titolo “Miracolo a Ginostra”, annunciava le prove tecniche dell’impianto elettrico, progettato da Enel Green Power e finanziato con i contributi del Ministero dell’Ambiente, della Regione Siciliana e del Comune di Lipari. Nell’approssimarsi del festival sanremese i lavori della neo-centrale ibrida (impianto fotovoltaico e diesel) vengono accelerati per evitare l’ennesima denuncia dell’impossibilità di vedere la rassegna canora in diretta televisiva.
I media in questi giorni fanno intendere che il merito dell’allaccio della corrente a Ginostra sia del Festival stesso (o meglio di Pippo Baudo che due anni fa diede spazio al problema dal palco del Teatro Ariston).
Pochi sanno, invece, dell’impegno costante e tenace dei ginostresi DOC Mario e Riccardo Lo Schiavo :padre e figlio che hanno sacrificato, con notevole dispendio di energie e capitali, parte della loro vita per rendere noti a tutti i costi e ad ogni livello istituzionale, i problemi di Ginostra.
Nessuno rammenta neppure il disperato tentativo dell’ex sindaco Michele Giacomoantonio di mediare, con innumerevoli difficoltà, tra le giuste rimostranze degli abitanti e gli ostacoli scientifici frapposti dagli ecologisti radical-chic, che intendevano impossessarsi dei luoghi per poi in seguito farne un luogo per pochi privilegiati, da gestire e sfruttare turisticamente.
E nessuno ricorda le interrogazioni parlamentari del Sen. Servello al neo-ministro dell’Ambiente Altiero Matteoli e dell’europarlamentare Cristiana Muscardini alla Commissione europea che chiedevano di intervenire a livello nazionale per porre fine all’isolamento della frazione, che tra l’altro pian piano si stava spopolando dei suoi naturali abitanti.
Tutti hanno dimenticato anche il ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo presentato dall’Avv. Carmelo Correnti per conto dell’Associazione l’Altra Sicilia di Bruxelles. Oppure le iniziative autoctone, come quella causa civile per avere un molo d’attracco iniziata e poi abbandonata dai ginostresi perchè il giudice che doveva valutare i fatti non si è potuto pronunciare in mancanza di certezze sul territorio di sua competenza.
Per dirlo « alla siciliana » l’insieme dei documenti prodotto negli ultimi dieci anni riempirebbe due cassette di arance di parecchi chili ! !
« Carta canta » diceva un ex magistrato che voleva fare giustizia in Italia…
Ma tutta questa copiosa e inoppugnabile documentazione anzichè aiutare ha, paradossalmente, rallentato la fine dell’isolamento dei ginostresi, basti pensare alle numerose interrogazioni scritte di uno zelante senatore ambientalista, il quale – ogni qualvolta si stesse per concretizzare qualcosa – presentava la sua bella richiesta di valutazione di impatto ambientale, come se l’acqua dovesse piovere dal cielo e non fuoriuscire dai rubinetti, la corrente elettrica provenire dal sottosuolo e il molo d’attracco per navi e aliscafi dovesse essere generato da un terremoto.
Questi sono in effetti i fatti e tutte le persone che hanno fatto sí che avvenisse il “miracolo” di cui si parlava all’inizio, il resto sono solo comparse cinematografiche che hanno riempito le scene in una storia dove ognuno, nella confusione della corsa finale, sembrava avere un ruolo di fuorigioco tale da « segna ma non vale »!
Se poi vi è qualcuno che crede ancora nei « veri » miracoli è necessario far benedire tutte le case di Ginostra, impianti elettrici compresi, chissà… se il diavolo da Canneto di Caronia si dovesse spostare su Ginostra sarebbero c…… amari per tutti ! !
Ivan Bertuccio
L’Altra Sicilia – al servizio della Sicilia e dei Siciliani