La Sicilia vuole una sua squadra in serie A
Bruxelles, 15 marzo 2004
Da tutte le località del Nord lontano arrivano per ritrovarsi attorno al vessillo giallorosso, a incoraggiare il Messina (unica squadra siciliana che appartiene effettivamente ai Siciliani e non agli imprenditori del Nord: Zamparini o Gaucci) che gioca fuori dalle mura di casa, dal mitico Celeste, che speriamo non ci tolgano mai.
Se lo tengano pure San Filippo se è soltanto una scusa per spremere più soldi e dare sempre meno soddisfazioni ai tifosi.
Ore di treno, di pulman o di auto per vedere il Messina e respirare, anche sotto cieli plumbei, l’azzurro dello Stretto. Sognano nella fatica, sognano la serie A come giusta ricompensa ai sacrifici, al lavoro, alla lontananza. Offrono come catarsi le sofferenze della lontananza, i disagi del viaggio, per vedere il Messina che viaggia in media promozione .
Purtroppo dall’altra parte però non c’è cuore, ma soltanto una schiera di mercenari, nemmeno tanto bravi, pronti sempre a togliere il piede, ma soprattutto l’anima da una gara che si deve vincere per continuare a sognare.
Troppe volte però le partite durano oltre il 90°, e troppe volte ormai perdiamo il risultato favorevole al 94°( Bergamo), al 93° (Cagliari), a Vicenza e a Napoli, squadre veramente scarse ci rubano il risultato perchè non giochiamo da primi della classe, al 93 °( Piacenza) dove sbagliamo pure un rigore (Parisi non farci… dubitare).
Un dubbio ci assale: stiamo cominciando a smobilitare?
Troppo sconcertanti gli infortuni di un portiere dormiglione, di attaccanti che non segnano, di una squadra che soltanto con Carmine Coppola riesce a dare la sua anima.
Franza, dicci subito se hai rinunciato, così anche noi rinunceremo a seguire la squadra sacrificando il nostro tempo libero rubato ai figli; dicci se sei d’accordo con la logica della grandi squadre, Juve, Inter, Milan ecc.. che con squadre siciliane così agguerrite e competitive perderebbero fiori di lor tifosi. Allora tutto il sistema ci è contro.
Dicci se hai convinto il buon Lino ad accontentarsi della salvezza, domani è un altro giorno, si vedrà.
La Sicilia vuole una sua squadra in serie A!
Abbasso i mercenari senza cuore, viva la curva sud (e nord)
Eugenio Preta