Organizzazione comunale e trasparenza nell’attività della pubblica amministrazione

L’ALTRA SICILIA dà il suo appoggio al candidato sindaco Tommaso Dragotto convinta com’è che nessuno dei partiti tradizionali italiani presenti in questa campagna elettorale possa dare una risposta ai drammatici problemi della Capitale dei Siciliani.

Noi, accogliendo l’appello di Tommaso Dragotto, vogliamo dare il nostro contributo per il programma di governo della città.
L’ALTRA SICILIA sottoscrive pienamente il programma dell’amico Dragotto ma, per sottolineare qual è il nostro modello di città, riproporremo all’attenzione dei palermitani, quello che è stato il nostro programma per le comunali del 2007, tutto ancora di estrema attualità.

Lo proponiamo ai Palermitani e ai Siciliani suddiviso in diverse parti. Oggi diamo pubblicazione della prima.

ORGANIZZAZIONE COMUNALE E TRASPARENZA NELL’ATTIVITÀ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Non si può mettere in atto nessuna politica se non si aggiusta per prima cosa lo strumento di questa politica, cioè l’amministrazione comunale.
Ad oggi il Comune è una grande macchina assistenziale che eroga malamente tanti servizi e che tratta i propri dipendenti come numeri, peraltro con stipendi da fame, e non come persone.
Le risorse però sono assai limitate. Le nostre ricette pertanto saranno le seguenti.

  1. Rivoluzione nella burocrazia comunale: d’ora in poi tutti i servizi per i quali non è essenziale mantenere la professionalità all’interno del comune saranno esternalizzati mediante un processo trasparente di appalto in cui ci sia un vero mercato tra le imprese concorrenti, favorendo, a parità di condizioni, quelle siciliane rispetto a quelle esterne. Il tutto sarà preordinato ad un ridimensionamento drastico della pianta organica del Comune di Palermo e ad una sua focalizzazione sulle attività schiettamente pubblicistiche (ad esempio i provvedimenti amministrativi e non la manutenzione dei giardini o la pulizia degli uffici) con utilizzo delle risorse in esubero in servizi aggiuntivi alla cittadinanza e senza rimpiazzo del turn-over. In una parola noi saremo il primo movimento che non “imbarca” nuovi assunti al Comune ma che, anzi, lo fa dimagrire ponendo piú attenzione alla qualità dei servizi ai cittadini.
  2. Tutte le “finte” società esterne al Comune (Gesip, Sispi), cooperative, leggi speciali, etc. ed in genere ogni entità o categoria di lavoratori che dipendono in tutto e per tutto da trasferimenti dall’Amministrazione comunale saranno inglobate nel Comune con estensione di un unico contratto a tutti i lavoratori; i lavoratori precari in sovra-esubero, cioè non impiegabili produttivamente nemmeno in attività sussidiarie rispetto a quelle essenziali definite dalla pianta organica, o quelli improduttivi saranno aiutati con forme di assistenza a tempo ed assistenza all’autoimpiego ma fuoriusciranno definitivamente dall’organico, anche “occulto”, del Comune.
  3. Delineazione di un nuovo organico a “piramide rovesciata”: pochissimi “salariati” (fascia A) per ruoli di custodia e simili, pochi impiegati d’ordine (fascia B), molti tecnici o amministrativi specializzati (fascia C) e professionisti-funzionari (fascia D). Non si può passare con automatismi tra le quattro fasce che avranno carriere diverse. Gli impiegati di fascia C o D che non hanno la professionalità richieste saranno messi nel ruolo degli esuberi di cui al comma 1° di questo punto. Per le figure professionali scoperte di maggior importanza potranno bandirsi nuove selezioni anche al di là del normale turn-over.
  4. Le assunzioni al Comune e nelle municipalizzate, qualunque sia la forma giuridica adottata da queste, dovrà essere trasparente, dovrà valorizzare adeguatamente i titoli oggettivi di preselezione e dovrà essere garantita da Commissioni in cui siano presenti elementi esterni all’Amministrazione comunale ed indipendenti. Le progressioni “verticali” (passaggio da una fascia all’altra con concorsi riservati) dovranno sempre essere accompagnate da immissioni dall’esterno di pari entità numerica.
  5. Il personale assunto dovrà essere sempre sottoposto ad un training prima di essere immesso nell’attività amministrativa (almeno biennale per quello specialistico di fascia D).
  6. I dipendenti non dovranno piú essere censiti solo sotto un profilo burocratico (titolo di studio, fascia di appartenenza, etc.) ma sulla base delle effettive competenze, valutate ed aggiornate periodicamente, in un data base a cura di una società di consulenza esterna e non affidato all’arbitrio dei dirigenti.
  7. Ad ogni livello l’azione amministrativa deve essere condotta semplificando i regolamenti e valorizzando i risultati per mezzo degli strumenti del controllo di gestione.
  8. Il personale dovrà essere impiegato nei servizi che eroga il Comune con il massimo della mobilità per evitare che si formino sacche di “imboscati” in servizi non piú attivi mentre restano scoperti servizi essenziali.
  9. Riforma della polizia municipale. Il corpo deve diventare una polizia vera, senza imboscati negli uffici, con una selezione fondata sulle capacità fisiche e morali e con stipendio adeguato alle funzioni. Il corpo di polizia deve essere dotato di autonomia operativa, separato dal resto dell’amministrazione municipale, e con strumenti tecnici e logistici adeguati al mantenimento dell’ordine pubblico in maniera capillare nella metropoli siciliana.
  10. Le risorse che si liberano con il turn-over di personale in esubero con la nuova pianta organica devono essere impiegate sull’incremento della parte variabile degli stipendi per i piú meritevoli e preparati, sempre in base a parametri “oggettivi” di risultato, e sulle spese in conto capitale di cui sotto.
  11. Maggiore autonomia, responsabilizzazione sui risultati e controlli su riscontri oggettivi per le attività dei dirigenti pubblici.
  12. Divisione delle 8 circoscrizioni nei 25 precedenti quartieri. Ogni quartiere deve avere una “casa comunale” in cui si danno o si coordinano tutti gli elementari servizi ai cittadini (vivibilità, pulizia, vigilanza, sportello del cittadino, etc.). La circoscrizione deve avere piena autonomia finanziaria ed amministrativa per i servizi erogati nei quartieri, con una propria “ragioneria”.
  13. Completamento dell’informatizzazione della macchina comunale, introduzione ad ogni livello della e-administration e monitoraggio continuo dell’aggiornamento tecnologico e della sicurezza delle procedure amministrative del Comune di Palermo.
  14. Introduzione generalizzata del web per i rapporti tra il Comune e i cittadini.