L’ AIAS (Associazione Imprese Autotrasportatori Siciliani) protesta
Catania 10Aprile 2001
Protesta dell’AIAS
Al Ministro dei Trasporti
Al Ministro dell’Industria
Al Ministro degli Interni
Ai Prefetti della Sicilia
All’Assessorato Trasporti della Sicilia
A tutti gli organi di stampa
Con la presente l’A.I.A.S. comunica che in data odierna alle ore 15,30 sulla autostrada A14 (TA-BO) nei pressi di Bari Sud, è successo l’ennesimo incidente stradale di un autotrasportatore siciliano, il quale, dopo un’intera notte di guida, pur di lavorare, come tutta l’intera categoria, ha quasi rischiato di perdere la sua vita (attualmente è ricoverato in un ospedale di Bari).
Poteva essere una tragedia; ha rischiato la vita, ha distrutto il suo TIR, per rispettare quelle regole del “gioco” che i signori committenti hanno da anni stabilito.
L’A.I.A.S. dalla sua costituzione ad oggi ha “urlato, ma invano” a tutte le istituzioni, che queste maledette regole devono essere cambiate nel rispetto delle leggi vigenti, ma soprattutto nel rispetto della vita umana (di chi conduce il mezzo e di tutte quelle vite che potrebbero essere troncate in un “probabile” incidente).
Credevamo che la schiavitù fosse soltanto un brutto ricordo e lontano dalle società civili, ma così non è, perché esistono ancora intere categorie di lavoratori che devono sottostare ad un volere disumano e criminale che si possa mai immaginare.
Un altra vita è stata comunque spezzata, da un sistema che pretende solo che la merce, trasportata nei camion, arrivi in meno di 14 ore nei mercati del nord Italia (con partenza alle ore 2-3 di notte da Catania), senza che si dia spazio alla legge ed ancor meno alla dignità di un uomo, il quale non ha il diritto neanche di concedersi un pasto caldo o qualche ora di riposo, perché non c’è abbastanza tempo.
Si chiede un incontro, immediato, con il Ministro degli Interni, dell’Industria e dei Trasporti per intervenire in modo radicale ed incisivo.
Segreteria regionale
A.I.A.S.
Filippo Troina (segretario A.I.A.S.)