Sicilia come laboratorio
La Sicilia come laboratorio politico… Ma di che?
Di nuovi aspiranti alla Casta?
Perchè non li gettiamo tutti nello stretto, confidando poi in ScillaeCariddi o altro portento che ce li tolga davanti, visto che da soli non ne siamo capaci?
“De-Generazione Italia”, i politicanti fini…ani (o fini…ti?) si concentrano in Siciia dopo aver preso legnate a Roma e giù di li’, e rimestolano nella crisi del governatoricchio siciliano di Raffaele Lombardo sempre più debole e in attesa della comunicazione dei giudici.
Ma guardiamo bene come si presentano: continuano con (de)generazione italia e non ci pensano nemmeno, dato che stanno prendendo come scusante la Sicilia, di velare il loro progetto. Sono Italia, sottoscrivono, non Sicilia, e con prosopopea tutta giannullesca presentano una specie di movimento o un partito, non lo sanno nemmeno loro. Navigano a vista come il loro nocchiero Giannullo, in aperta contestazione con il Pdl lealista ( ma che prosopopea… lealista solo perchè sta con Schifani e Alfano, …) Al piatto in cui sbafano rimproverano di non aver contatti sul territorio, di dipendere solo da una persona, di non fare congressi…. Miiiiihhh, ma Fini ha mai convocato un congresso di AN ?
Quando lo ha fatto è stato per liquidarlo e papparsi le proprietà immmobiliari, il giornale eccetera, eh si’, anche La Morte, in nomine numen, che volete, quando si è generosi….
Dall’altra parte della fogna il PD, da parte sua, non puo’ restare con le mani in mano e prefigura una sua rinascita dalle ceneri di Lumia, Lupo e Cracolici. Governicchio si’, governicchio no, e tutto questo mentre Palermo, invasa da pantegane, affonda tra un mare di rifiuti, e non solo materiali.
I 17 indagati dell’Amia di Palermo restano indagati: quando saranno accusati visto la crisi dei rifiuti che ha raggiunto a Palermo cifre da… Napoli?
Ci risiamo, le due capitali duosiciliane affratellate anche nella mala amministrazione.
Lo avevamo denunziato a fine marzo: Palermo scoppia come scoppia Bellolampo: metteteli in galera, tanto non paga mai nessuno. Ci resta l’Ucciardone e l’opera dei giudici, che possono essere tacciati di essere di parte, antiberluscones, ma almeno cercano di mettere un freno allo sbracamento finale.
Inutile poi lamentarsi dell’attuale amministrazione della giustizia. In galera dopo primo, secondo, terzo grado, Cassazione, Grazia presidenziale e grazia Papale non ci va nessuno. Solo i poveri Cristi che rubano per mangiare o per pagare il mutuo e mantenere cosi’ la vergogna del signoraggio.
A Cuffaro 10 anni di galera per concorso esterno in associazione mafiosa: Mafia, quella che avrebbe dovuto contrastare come Ministro Presidente della Regione Siciliana;
Mafia come i 7 anni che i giudici hanno inflitto in appello a Dell’Utri.
Mafia, come la macchia alla carriera del divo Andreotti, che quasi quasi ci ritrovamo presidente del Senato, assolto per prescrizione dal 1988, ma prima?
A voglia di starnazzare la gallinella stentorea che da quella telefonata/annunzio ad Andreotti di prescrizione, si badi bene, non di assoluzione, ha fatto la sua fortuna…politica
Ma noi siciliani, che ci stiamo a fare?
Perchè dobbiamo sorbirci questo squallore, forse criticare, strillare come facciamo noi de L’ALTRA SICILIA, ma poi ritornare a fare anticamera nelle segreterie dei politicanti emergenti, sempre gli stessi, figli o cugini di qualcuno che già attinge a piene mani alle donazioni della democrazia?
Ufficio stampa
L’ALTRA SICILIA – Antudo