AUGURI SICILIANI

Bruxelles, 30 dicembre 2003

Ci si avvia alla conclusione di un anno la cui valutazione resta nelle coscienze di ognuno .

Abbiamo viaggiato per l’Europa, abbiamo incontrato tanti Siciliani a cui abbiamo cercato di ricordare la Madre terra.

Quel luogo geografico da cui siamo partiti e che, con la nostra opera quotidiana, ci affanniamo a tenere nel cuore e nella mente.

Tanti ci hanno cercato ed hanno capito il messaggio, molti si dimostrano invece disinteressati, quasi avessero trovato surrogati di identità nelle lontane terre in cui il destino ha scritto loro l’esistere. Seguono le chimere delle televisioni, si adeguano ad una società contemporanea livellata sul talk -show, sull’indovinello a scelta multipla, sull’omogeneizzazione del gusto e del sentire.

Non hanno più legami con la nostra Isola, parlano ormai una lingua straniera, nemmeno la propria lingua d’origine riporta il calore di quel sole lontano.

E chi dovrebbe fare qualcosa per svegliarci dal torpore approfitta soltanto di gite fuori porta, di missioni nei luoghi d’Europa, per allontanare il Siciliano dal desiderio di ricatturare la sua Isola, di conoscere quei luoghi e quelle vicende e di tornare, anche sporadicamente, a casa. Siamo convinti che chi ha avuto il coraggio di partire debba essere aiutato a conservare la memoria e non a cancellarla quasi come rivalsa, come catarsi.

Chiediamo a gran voce l’applicazione di quello Statuto di Autonomia che può ancora consentire il decollo dell’ economia e dello sviluppo siciliano;

chiediamo una classe politica che operi nell’interesse della Sicilia;

chiediamo di avvicinare i siciliani sparsi nel mondo;

chiediamo il voto attivo e passivo degli emigrati siciliani per l’elezione dell’Assemblea Regionale;

chiediamo misure economiche che favoriscano i ritorni;

chiediamo una pensione per le donne sicilaine emigrate che si sono occupate soltanto della loro familgia;

chiediamo politiche sociali per i rientri, chiediamo case di riposo per i nostri emigrati anziani;

chiediamo edilizia comunale per gli emigrati;

Da parte mia, di tutti i membri del Cda, dei nostri iscritti e simpatizzanti, l’augurio di un Nuovo Anno che porti a tutti e in particolar modo ai Siciliani al di qua e al di là del faro salute, affetto, benessere e tanta felicità

Eugenio Preta

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