Riflessione di un elettore
Ancora oggi la descrizione di Leonardo Sciascia nel Giorno della Civetta, del quadro politico della Repubblica Italiana, risulta essere pienamente contemporanea.
Ebbene si!!!; Leonardo Sciascia non descrive la mafia e i vari poteri occulti del meridione, come sembrerebbe. Egli descrive invece il quadro politico, evidenziando che tutto è correlato ad esso, anche l’Unità d’Italia; unità che ancora oggi non esiste e pertanto diventa demagogia festeggiarla come decorrenza.
E’ riscontrabile che tutti i governi, dal dopoguerra ad oggi (da De Gasperi ad Andreotti, da Craxi a Berlusconi), hanno sempre fatto affidamento a quella simbiosi occulta di poteri Chiesa compresa, del Meridione e principalmente della Sicilia, per garantirsi il consenso elettorale.
Viene a questo punto da chiedersi “come??”.
Ebbene, nel “Giorno della Civetta”, c’è una scena nella quale Don Mariano in un summit fa la spartizione dei vari appalti pubblici (con cemento depotenziato) e alla richiesta esterna di un onorevole nel rivendicare la sua influenza Don Mariano categoricamente manifesta che questi non deve “rompere i coglioni” e che vada a fare i suoi interessi da Roma in su, come da accordo.
Pertanto, Roma è la linea di confine di questa correlazione di poteri fra l’Italia del Nord e l’Italia del Sud.
Oggi, il colmo e la contraddizione messa in risalto anche da Gianfranco Fini è che la Lega Nord risulta essere al Governo grazie a Berlusconi e al contempo Berlusconi è al Governo grazie ai Siciliani.
Cambiare tutto per non far cambiare niente!!.
Alcamo 23/04/2010