Strade dei Nebrodi, come creare disagio ai cittadini
Bruxelles, 14 Febbraio 2000
Se dalle sponde del Tirreno tu volessi recarti nel versante Ionico dell’Isola senza dover attraversare la lunga autostrada, c’è una strada statale, la SS 116, che si inerpica sui Nebrodi, attraversa i luoghi della memoria, paesi e paesaggi suggestivi, accarezza i fianchi dell’Etna, e ti permette di ridiscendere, al livello del mare, già sotto Taormina, oppure ti lascia la possibilità di attraversare i fianchi del vulcano dalla parte più grassa e più profumata da zagare e ulivi, e ridiscendere su Maletto e Bronte, direttamente a Paternò, nella piana dell’Etna.
È una strada che attraversa il parco dei Nebrodi per intero, ti cattura e ti lascia a guardare fuori dai finestrini senza fiato, tanto è bello e selvaggio il paesaggio che ti offre !
Adesso però le autorità hanno deciso praticamente di declassare questa strada, togliendole la manutezione a cui provvedeva l’Anas, sostituendola con quella di altri enti, ancora da definire.
Il risultato sarà del degrado e della manutenzione che, già oggi limitata, non crediamo potrà essere migliore e più curata, soprattutto nel periodo invernale, quando la strada, per lunghi periodi è coperta di neve e di ghiaccio.
La Fondazione ” L’altra Sicilia ” invita a riflettere su queste piccole iniziative che potrebbero sembrare poca cosa ma che, confrontate al danno che poi arrecano, diventano grandi problemi per la nostra Isola e i suoi abitanti.
A quale logica infatti obbedisce il fatto di abbandonare, letteralmente, quella statale tanto suggestiva – e sono le ragioni del cuore – ma anche tanto utile alle comunità – ed è il raziocinio che parla – penalizzando un intero comprensorio che su quella strada vive e lavora?
Il Siciliano che prima accettava fatalisticamente, oggi protesta e si indigna.
La Fondazione “L’Altra Sicilia” si unisce alle sue proteste e a quelle degli abitanti di Naso, Sinagra, Capo d’Orlando, Castell’Umberto, Montalbano Elicona, S.Piero Patti, Raccuia, Ucria, Santa Domenica Vittoria, Floresta e degli abitanti di tutto il circondario dei Nebrodi e chiede alla Presidenza della Regione – dal momento che i suoi Assessorati ai lavori Pubblici e quello al Turismo sembrano prendere tempo per mettere poi tutti di fronte al fatto compiuto – di intervenire al più presto al fine di non escludere la SS 116 dalla pianta delle Strade statali e bloccare così un’iniziativa che non servirà certamente ad aiutare il turismo ma soprattutto le economie del circondario dei Nebrodi.
La Fondazione “L’Altra Sicilia” ricordando che la statale 116 collega tutti i comuni dei Nebrodi e consente agli abitanti di raggiungere scuole, uffici, ospedali, stazioni, porti ed aeroporti, sottolinea la deleteria iniziativa delle autorità che raggiunge, alla fine, un solo scopo: quello di creare disagio e penalizzare non solo i Siciliani dei Nebrodi ma dell’intera Isola.
Eugenio Preta, Francesco Paolo Catania, Ivan Bertuccio, Piero Rizza, Angelo Roberto, Adriano Longo, Mario Corrente, Vincenzo Faraone, Giuseppe e Antonino Catania, Franco Lo Niglio