L’ALTRA SICILIA per il SUD, la lista rappresentativa del mondo dell’emigrazione
Bruxelles, 12 marzo 2008
Nel grande circo delle eventualità, i partiti si presentano nella circoscrizione Europa con il loro vestito migliore, che forzatamente non è sinonimo di autenticità. E’ di qualche giorno un messaggio di militanti di AN che hanno subdorato l’inganno e hanno denunciato la presenza di insospettabili emigrati nelle liste del Pdl; è pure di questi giorni la fuga in massa di delegati CTIM dalle liste del PDL, secondo loro non più rappresentative dell’emigrazione; è di qualche giorno fa il messaggio di Elio Carrozza, presidente del patronato INCA-CGIL in Belgio e segretario generale del CGIE, che ha declinato ogni offerta decidendo di non ripresentare la sua candidatura all’estero nel PD, o quello del coordinatore europeo Eugenio Preta che preferiva occuparsi di massimi sistemi, piuttosto che scendere nell’agone politico.
L’ALTRA SICILIA per il SUD, guidata da Francesco Paolo Catania, invece non demorde e forte della sua fede nell’ideale di una SICILIA e di un SUD che finalmente possano avere la loro voce nelle istanze parlamentari, firma e raddoppia. Tra le liste presentate alla corte d’appello di Roma, quella de L’ALTRA SICILIA per il SUD, occupa sicuramente il primo posto nonostante le subdole manovre di faccendieri italioti che avevano cercato di boicottare la raccolta delle firme.
L’ALTRA SICILIA per il SUD non godeva del privilegio di presentarsi, come gli altri partiti, senza dover raccogliere le firme, e cosi’ si è sobbarcata ad una raccolta di firme e di autenticazione delle candidature a dir poco travagliata, se è vero com’é vero che da Amburgo arrivavano segnali tali da costringere i responsabili de L’ALTRA SICILIA per il SUD a ricorrere all’aiuto di un legale per vedere tutelati gli interessi che sono quelli dei popoli del SUD.
Dopo l’exploit delle passate elezioni, quando la lista L’ALTRA SICILIA per il SUD, pur senza aiuti né sostegno otteneva il 2,1% alla Camera ed il 2,0% al Senato, risultato lusinghiero specialmente a fronte degli ostruzionismi e della mancanza di mezzi, oggi la candidatura de L’ALTRA SICILIA per il SUD si presenta come la sola rappresentativa del mondo dell’emigrazione, non quella che Berlusconi e Veltroni e i soliti sinistrorsi dell’emigrazione che non hanno fatto altro che servirsene e mai servirla, ci vogliono veicolare con i vari candidati milionari, ma quella della gente per bene che lavora effettivamente all’estero, che cerca di dividere la sua passione per la Terra lontana con le incombenze quotidiane della lontananza. L’ALTRA SICILIA per il SUD occupa quindi uno spazio rilevante nel mondo dell’emigrazione coprendo il vuoto di ideali e di aspirazioni che candidati senza anima fanno trapelare dalle varie liste.
Tutta una comunità emigrata che si riconosce certamente nei siciliani della diaspora, ma che sarebbe riduttivo limitare solo a loro, da qui l’intuizione della lista meridionalista, finalmente potrebbe riuscire ad avere la sua voce in parlamento e, conoscendo Francesco Paolo Catania, possiamo assicurare che sarebbe alta e forte nel coro di mezze calzette e di prezzolati al vile danaro che sicuramente avranno anche la possibilità di emergere da elezioni che, ancora una volta si attueranno pere via postale, ma che alla fine lasceranno le comunità all’estero sempre abbandonate e senza voce.
Ancora una constatazione finale: scorrendo le liste si notano molti candidati scelti proprio in Belgio, dove sorge la sede de L’ALTRA SICILIA… Certamente nella mente dei Pichi della Mirandola dell’emigrazione l’attacco va portato alla lista che disturba e che rompe gli equilibri dal momento che è fatta da emigrati e per gli emigrati: L’ALTRA SICILIA.
Proprio per bocca del suo presidente, L’ALTRA SICILIA ricorda che già il fatto di aver presentato una lista è sfida vinta; il risultato finale poi costituirà una sorpresa nel mondo dell’emigrazione e farà cadere molte illusioni ai vari candidati che vivono e operano a Roma e con l’emigrazione non hanno proprio niente a che vedere.
Un ringraziamento particolare va al presidente di “per il SUD” Domenico Iannantuoni che, come nel 2006, ha spianato tutto l’iter burocratico romano ed un grazie ai candidati Alizzi Mario, Cilona Antonino, Calogero Ciulla, Isidoro Caravella, Giuseppe Dimora e Salvatore Fascianella, che hanno contribuito al successo della raccolta delle firme.
Ufficio stampa
L’ALTRA SICILIA per il SUD