Nuova finanziaria: l’eliminazione della moneta tradizionale

L’ultima manovra finanziaria per l’anno 2007 posta in essere dall’attuale compagine governativa ribadisce ancora una volta la schiavitù monetaria alla quale siamo sottoposti sistematicamente da un governo che china la testa al sistema finanziario internazionale portando una vera e propria aggressione ai cittadini-contribuenti sempre più vessati da un regime fiscale implacabile. Il tentativo velleitario di sanare quel notorio e falso debito pubblico causato dall’illecito prestito effettuato allo Stato e quindi a tutti i cittadini dalle banche centrali ha trovato nell’attuale viceministro dell’economia Vincenzo Visco, un intransigente scudiero, il quale ha preparato un piano in 55 punti che, si dice, azzererà l’evasione fiscale in 5 anni. A tal proposito tra gli interventi inseriti nel piano suddetto c’è ne uno che ha rapito, più di tutti, la mia attenzione: l’eliminazione della moneta, come mezzo di pagamento, intesa nella sua forma tradizionale.

Il sospetto che mi sorge improvvisamente è, da studioso del professor Auriti, che questa iniziativa nasconda un obiettivo ancora più grande e minaccioso ovverosia che i signori banchieri vogliono nell’intento, ormai in stato avanzato, di cancellare le sovranità nazionali (vedi euro), favorire una griglia di controllo mondiale non più basata sui contanti. Non a caso la Banca dei Regolamenti Internazionali ha reclamato una moneta unica globale.

La Banca dei Regolamenti Internazionali, molto riservata e considerata, non a torto, il vertice mondiale delle politiche bancarie centrali, ha rilasciato un documento guida che sollecita un modello globale di formati di valuta. Va ricordato, per chi non lo sapesse, che la BRI è un ramo dell’architettura finanziaria internazionale ideata a Bretton-Woods ([1]) ed è strettamente collegata col gruppo Bilderberg([2]). L’elite interna che la controlla è espressione di tutti gli organi bancari centrali del mondo. Sepolta in un rapporto del London Telegraph sul tasso d’inflazione in Gran Bretagna, si trova l’affermazione che “la BRI, suggerisce l’abbandono delle molte diverse monete nazionali a favore di un numero ristretto di monete formali basati su dollaro, euro o yen (cosa puntualmente avvenuta)”([3]). Il controllo centralizzato della moneta è un pilastro fondamentale ed indispensabile per la costruzione di un governo globale di controllo.

L’obiettivo finale è un sistema creditizio senza contanti (cashless society), fondato su un identificativo mondiale del cittadino. Gli elementi contrassegnati come “sovversivi” o “minacce per la sicurezza” si vedranno ridotto l’accesso al credito e verranno poste restrizioni su quello che potranno comperare o vendere e quando potranno farlo.
Proprio su questo punto, recentemente, nel silenzio generale è stato approvato un Decreto Legge n. 223/06 (convertito con Legge n. 248/06) con il quale il nuovo governo Prodi, paventando ragioni d’urgenza in materia di evasione fiscale e riciclaggio, a partire dal 1 ottobre 2006 obbliga tutti i possessori di partita IVA ad aprire un conto corrente presso una banca.

La cosa più sconvolgente non è quella relativa alla capacità economica del contribuente ovvero se sei grande o piccolo, se hai dipendenti o se lavori da solo, se incassi 10.000 o 1.000.000 di euro all’anno, se l’unica azienda per cui lavori ti ha obbligato ad aprire la partita IVA invece di assumerti come lavoratore dipendente (quale di fatto sei), o se fai il calzolaio. Conta solo se hai la partita IVA.
E se ce l’hai, devi obbligatoriamente aprire un conto corrente presso una banca e utilizzarlo per l’incasso dei soldi che guadagni con il tuo lavoro e per il pagamento delle imposte e dei tuoi contributi sociali. Come se non bastasse sei obbligato ad acquistare un computer e ad organizzarti per effettuare tutti i pagamenti di tasse e contributi on line, vale a dire usando esclusivamente il computer per effettuare i pagamenti delle imposte, tasse e dei contributi da versare periodicamente. Tutto questo viene definito come F24 on line ed è previsto dall’articolo 37 comma 49 del D.L. 223/06 . Ed è con tale strumento che, con un decreto di urgenza, approvato in tutta fretta in via definitiva il 4 agosto 2006, il «nostro» governo ritiene di avere risolto il problema dell’evasione fiscale. La norma colpisce prevalentemente le micro attività economiche (imprese e lavoratori autonomi) in quanto quelle più grosse con un minimo di struttura il computer e il conto corrente ce l’hanno già.
Ciò non esclude assolutamente che questo tipo di manovra tocchi anche quei cittadini che non sono titolari della partita IVA. Inutile dire che il combinato disposto da queste norme renderà «anomali» entro breve termine tutti i movimenti in contanti, salvo quelli di entità irrilevante (si parla di 100 Euro a partire dal 2008).

Ecco, dunque, l’obiettivo di queste norme: scoraggiare l’utilizzo del denaro contante (facendone cadere la domanda) e obbligare tutti ad operare all’interno dei circuiti bancari, anche chi non ne avrebbe alcun bisogno consentendo un controllo assoluto su tutto e su tutti.
Ebbene, cari cittadini, la dittatura bancaria sopravanza sempre di più, purtroppo, incontrastata da una classe politica in cui non si trovano più tracce di dignità.

Gianluigi Mucciaccio

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([1]) Accordi sanciti il 22 Luglio 1944
([2]) Vedi al riguardo www.disinformazione.it
([3]) Paul Joseph Watson, Verso la moneta unica globale, in www.prisonplanet.com