DIFENDERE IL TERRITORIO : L’ASSENZA E’ DI REGOLA
Bruxelles, 22 Febbraio 2000
E’ noto a tutti lo scempio che si fa delle risorse naturali della nostra Sicilia e della mancanza di misure necessarie per la salvaguardia del territorio.
Gravi e spesso catastrofiche sono le conseguenze provocate dall’uomo che, obbedendo ai soli imperativi della società dei bisogni e dei consumi, distrugge quanto di bello la natura gli ha donato e non si crea alcun problema su quello che potrà essere il domani dei suoi figli se egli continua a spogliare la natura.
Attenti operatori si sono posti questo problema ed oltre alla Fondazione “L’ALTRA SICILIA”, associazioni, giornali e media in genere stanno dando un ampio risalto al devastante fenomeno che affligge il nostro territorio.
Non a caso è nata L’ASSOCIAZIONE PROFESSIONISTI DEL COMPRENSORIO PATTESE, SETTORE EDILIZIA E TERRITORIO, creata da professionisti della zona, senza scopo di lucro, che si prefigge, tra l’altro, di promuovere lo sviluppo del nostro territorio in un sano equilibrio di bisogni e nel rispetto del patrimonio naturale che distingue tutta la Sicilia ed in particolare i Nebrodi.
Questa Associazione si è posta come primo problema quello della prevenzione ed il 18 febbraio scorso a Patti ( Me) ha convocato un convegno e una Tavola Rotonda : “CENTRO STORICO E RISCHIO SISMICO E IDROGEOLOGICO DEL COMPRENSORIO, valutazione, controllo e prevenzione.”
La presenza di tecnici e di operatori del settore è stata massiccia; illustri docenti delle Università di Palermo e di Messina, personalità del Servizio Sismico Nazionale, del Genio Civile di Messina e della Protezione Civile hanno illustrato le potenzialità dei danni che l’incuria dell’uomo può provocare e gli elementi per prevenire conseguenze più gravi.
Dopo il sisma del 14 febbraio 1999, che ha interessato una trentina di comuni del Messinese, ha avuto il suo epicentro ancora una volta nel golfo di Patti, un accurato monitoraggio della zona, ha messo in risalto che Patti ed il suo comprensorio sono soggetti a gravi rischi sismici ed idrogeologici, ed ha sottolineato come in passato ben poca attenzione sia stata rivolta dagli Enti Locali all’adeguamento ed alla conservazione dei centri storici che in effetti sono quelli più a rischio.
Nel suo intervento il dirigente Tecnico Capo Sezione Ufficio del Genio Civile di Messina Dott. Ing. Leonardo Santoro ha affermato, ad esempio, che lo storico convento Sant’Andrea di Alcara Li Fusi è crollato per incuria e totale mancanza di manutenzione, perdendo così alla comunità una delle più belle testimonianze del passato.
Tutti i relatori hanno messo in risalto la necessità di eseguire un opportuno risanamento del territorio per limitare i danni nel caso di sisma catastrofico.
L’Associazione Pattese è impegnata in questo progetto e si sta prodigando per la prevenzione, per il rispetto delle risorse naturali e la sua opera appare lodevole in un epoca in cui l’uomo di pochi scrupoli fa tutto il contrario. Se gli intervenuti sono stati numerosi, non altrettanto si può dire dei rappresentanti delle Istituzioni locali, regolarmente invitati.
Se per il Presidente della Provincia Regionale di Messina l’assenza appare giustificata da impegni precedentemente assunti, quella dei Sindaci, che dovevano essere i più interessati sia a titolo personale, sia per le responsabilità che ricoprono, appare del tutto ingiustificata.
Delusione ed amarezza rilevare quindi che per un così importante convegno abbiano partecipato soltanto due Sindaci, in un comprensorio che ne annovera a decine, a testimonanianza dell’importanza che la salvaguardia ambientale e la prevenzione dei cataclismi riveste per questi eletti del popolo.
Ma “L’ Altra Sicilia” c’era, ha annotato tutto e lo riferisce a quanti le danno fiducia e la stimano, ricordando che l’assenza deile autorità è una piaga della nostra Isola, una piaga a cui si potrà ovviare soltanto in un modo: rifondando il modo di far politica e mandandoli a casa.
Eugenio Preta, Francesco Paolo Catania, Mario Corrente