I fatti di Bronte (CT)
Si è tenuta nell’aula consiliare del Comune di San Giovanni La Punta l’attesa conferenza stampa su “I fatti di Bronte”. L’eccidio di stampo mafioso/piemontese perpetrato a danno dei siciliani stanchi di soprusi e angherie, dal “generale” assassino Nino Bixio.
L’iniziativa è partita dall’assessore alla cultura Giuseppe Abate e condivisa dal sindaco Andrea Messina. Relatrice la giornalista Ornella Ponzio.
Erano presenti alla conferenza, oltre alla delegazione comunale, il presidente del Centro Studi Storico-Sociali Siciliani, Christian E. Maccarone; gli attori della Compagnia teatrale “Maria Campagna”; il regista Nuccio Caudullo, e gli attori Nuccio Pappalardo e Filippo Aricò.
La Compagnia teatrale rappresenterà, sabato 14 luglio alle ore 21,00 nell’Anfiteatro comunale, il lavoro “I fatti di Bronte”.
La tragedia narrata risale all’agosto del 1860, l’anno della sventurata annessione della Sicilia al Piemonte con un falso plebiscito. Su una popolazione di 2.400.000 abitanti, votarono solo
432.720 cittadini (il 18%). Altro che plebiscito, una farsa del peggior teatrino di periferia.
Il regista Nuccio Caudullo ha messo in risalto l’ispirazione di giustizia sociale dei brontesi che chiedevano la terra e il grano promesso e ricevettero tasse e maltrattamenti. Tutto ciò portò alla rivolta e al massacro di marca sabauda, seguito da un processo burla sostenuto da Nino Bixio, delegato dal mercenario Giuseppe Garibaldi. Eroe dei due mondi per la storia e ladro (La prima azione mafiosa è contro la cassa comunale di Marsala. Il tesoriere dei mille, Ippolito Nievo si lamentò che si trovarono pochi spiccioli di rame. Stessa sorte subirono vari Comuni dell’isola) e feroce assassino. Naturalmente questo i libri di storia di regime non lo hanno mai riportato. Si sa, la storia la scrivono i vincitori e non i vinti.
L’assessore Abate, sicilianista convinto, ha invitato gli amministratori siciliani a “far uso” dei nostri prodotti e delle nostre risorse. A rappresentare lavori teatrali e musicali di un certo
impegno e possibilmente legati alle tradizioni e alla cultura della nostra terra.
Il presidente del cssss, Maccarone, ha ricordato che i fatti di Bronte sono una pagina vergognosa del popolo piemontese collaborato da un gruppo di ascari. Si trattò di una strage
compiuta da Nino Bixio. Ha rimarcato che eccidio è sinonimo di strage e sterminio e a Norimberga, truci assassini furono condannati con questa pesante accusa. In Italia è successo
l’incontrario. Gli sterminatori sono stati acclamati, considerati eroi e a loro sono state intitolate piazze, vie, ospedali, giardini pubblici ecc. Ha ricordato la morte per fucilazione dell’avv. Nicolò
Lombardo (interpretato da Filippo Aricò, nella rappresentazione teatrale) e di altri quattro innocenti, fra cui un minorato.
L’attore Nuccio Pappalardo ha spiegato cosa rappresenta questo episodio per la loro Compagnia, invitando i giovani siciliani a prendere coscienza, e a non dimenticare la storia e la cultura di questa Terra ricca ma impoverita.
Catania 7/7/2007
Ufficio relazioni esterne del CSSSS
Deborah Durante