”Garibaldi criminale”, piazza cambia nome

CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Il sindaco di Capo d’Orlando, Enzo Sindoni, ha deciso il cambio di alcune strade cittadine. Il primo atto si è consumato ieri sera con la nuova denominazione data a piazza Ruggero di Lauria, nel pieno centro urbano.

Alla presenza dello storico Corrado Mirto, docente in pensione di storia medievale dell’ università di Palermo, che ha definito Lauria “un criminale di guerra” la piazza ha preso il nome di Blasco d’Aragona che proprio contro Lauria combattè un’epica battaglia nel tratto di mare antistante Capo d’Orlando il 4 luglio del 1299.

Nel corso della serata il sindaco ha annunciato che presto cambieranno nome anche via Francesco Crispi e piazza Garibaldi. La prima sarà intitolata a Federico II mentre quella attualmente dedicata all’ “Eroe dei due mondi” sarà ribattezzata dopo un referendum popolare.

L’annuncio è giunto nello stesso giorno in cui la Lega Nord ha polemizzato contro le celebrazioni per il bicentenario del comandante delle camicie rosse.

“Che Garibaldi abbia fatto male alla Padania -ha detto il sindaco- è una ipotesi che tocca all’ ex ministro Calderoli dimostrare. Che Garibaldi lo abbia invece fatto in Sicilia commettendo crimini e violenze è un dato di fatto. La revisione storica di come Garibaldi ed i mille si siano realmente comportati nella nostra Isola è comunque urgente”.

(La Sicilia, 05/07/2007)


In occasione delle celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi il sindaco di Capo d’Orlando Enzo Sindoni, partecipa al “lutto” del senatore della Lega Roberto Calderoli.

“Che Garibaldi abbia fatto male alla Padania è una ipotesi che tocca al membro del Carroccio dimostrare- sostiene il primo cittadino-. Che Garibaldi lo abbia invece fatto in Sicilia commettendo crimini e violenze è un dato di fatto.

La revisione storica di come Garibaldi ed i Mille si siano realmente comportati nella nostra Isola è comunque urgente. Sono stanco di subire la beffa degli slogan sciovinisti di chi come Calderoli non sa o finge di non sapere, quanto la Sicilia sia stata e tuttora sia sfruttata e depredata. L’ultimo esempio è dato dai black-out che determinano ingiustificati danni e disagi in una terra che produce ed esporta energia elettrica.

Invito Calderoli nella civilissima e tollerante Capo d’Orlando per raccontargli una storiella che riguarda garibaldini e le loro scorribande a Bronte. Io, orgoglioso di essere siciliano, non riconosco Giuseppe Garibaldi come un eroe”.

Ufficio Stampa Comune di Capo d’Orlando