Un modello di eccellenza per i servizi pubblici
Un altro tema che non torna mai nei dibattiti attuali è quello della qualità dei servizi pubblici. L’ISO ormai ha un’esperienza ventennale di produzione di standard a livello
mondiale, il controllo della qualità e i modelli di eccellenza non sono certo sperimentazioni da inventare ma dottrina consolidata e prassi in molte aziende, anche del settore pubblico.
Perché l’uomo della strada dice che “qua non funziona niente”?
Dove c’è scritto che l’azienda pubblica debba sempre essere un carrozzone? Perché non applicare questi modelli anche al Comune di Palermo o anche soltanto ad alcuni suoi servizi?
Non basta dire – come fa Cammarata – “abbiamo fatto questo, abbiamo fatto quello…”. Non è l’amministratore che deve dire ciò che è stato fatto ma l’utente, cioè il cittadino, in una logica, che dovrebbe essere ovvia e che purtroppo non lo è, di “customer satisfaction”. Non è una cosa lunare.
Basta solo un minimo di volontà politica e i risultati si rifletterebbero immediatamente sulla qualità della vita dei cittadini e sulla produttività del sistema-città.
Si può passare dalla minimale “certificazione” fino all’ “accreditamento” dei servizi pubblici con benefici ai pubblici amministratori correlati a tali traguardi. Si può adottare addirittura un modello di “eccellenza” come
insegna la migliore letteratura in materia.
Non è corretto invece stabilire i livelli qualitativi in sede “politica” e verificarli sempre in sede “politica”.
Limitandosi alle certificazioni da ISO 9000 ci si atterrebbe a standard “mondiali”, non certo da Regione Siciliana!
Non lo si vuole fare!
Prendiamone atto!
Ma non diciamo poi, come Orlando, che vogliamo promuovere le professionalità interne al Comune.
Se non si fa questo si passerà dalle mortificazioni della gestione Cammarata a quelle della presunta gestione Orlando senza una vera svolta.
E d’altronde che gratificazione professionale può garantire chi ha ed ha avuto sempre come unico obiettivo quello di imbarcare persone nell’organico all’unico scopo di alimentare un consenso elettorale?
Che sensibilità può avere alla qualità dei servizi al cittadino una classe politica che ha ridotto la Sicilia ad una delle regioni più povere d’Europa?
Ufficio stampa
Massimo Costa
Candidato sindaco di Palermo de L’ALTRA SICILIA
Movimento politico dei Siciliani “al di qua e al di là del Faro”