Giornata internazionale della lingua madre: Riceviamo e pubblichiamo
Cari amici de L’Altra Sicilia,
dopo aver letto il vostro post sulla Giornata Mondiale della Madre Lingua
ho cercato un po su internet per capire come mai in Italia si pemetteva
una tale contraddizione con quella che era la politica ufficiale dello
stato, ed infatti ho presto trovato l’inghippo.
L’UNESCO basa le sue politiche riguardo le lingue sui dati forniti dai
governi, ed i dati dell’UNESCO sono quindi falsi.
Sul sito dell’UNESCO è
inclusa una mappa delle lingue parlate in ogni nazione. Alla link allegato
troverete quella per l’Europa:
http://portal.unesco.org/education/en/ev.php-URL_ID=20727&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html
Come vedete le lingue più parlate in Italia sono, secondo i soliti
falsari, napoletano piemontese, ligure, veneziano.
Controllando su
Ethnologue (che sottostima la diffusione del siciliano non considerando
gli emigrati) si vede che il siciliano è la terza lingua in italia per
numero di persone dopo napoletano e lombardo(?):
http://www.ethnologue.com/show_country.asp?name=IT
Solo che avere una lingua invece che un dialetto ha anche un significato
economico legato principalmente al turismo, per cui i padani non potevano
sfuggire all’occasione.
Credo che l’UNESCO debba essere contattata ufficialmente (da voi o
dall’osservatorio sull’immagine della Sicilia) per correggere i grossolani
errori commessi.
Grazie,
Abate Vella
www.ilconsiglio.blogspot.com