Giornata internazionale della lingua madre
Il 21 febbraio si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Lingua Madre, promossa dall’UNESCO. Il tema di questa ottava edizione è il rapporto tra lingua madre e multilinguismo.
Chi sa ancora parlare del mondo naturale in cui vive, chi è capace di riconoscere e descrivere nella sua lingua il canto di un uccello, sarà partecipe del suo destino.
Chi, invece, sotto la pressione storica della discriminazione e dell’emarginazione viene spinto ad abbandonare il suo mondo, una volta disconosciuta e dimenticata la lingua e la cultura dei suoi antenati, acquisisce altri orizzonti conoscitivi. A parlare è il prof. Maurizio Gnerre, linguista dell’Università “L’Orientale” di Napoli e ideatore del progetto “Adotta una lingua”. Questi sono, per lo più, frammentati ed incerti e, lungi dal renderlo automaticamente un cittadino di un mondo più vasto, lo caricano di ulteriori stigmi di subalternità. L’abbandono della lingua madre non fa approdare ad un pieno controllo espressivo in una lingua dominante ma, spesso, a possibilità espressive soltanto parziali, marginali, e, in quanto tali, oggetto di discriminazione.
A noi de L’Altra Sicilia ci sarebbe piaciuto trascorrere questa giornata raccogliendo le firme per il progetto di legge di iniziativa popolare su “Lingua, Cultura e Media Siciliani”; invece ancora attendiamo la risposta della Regione Siciliana alla nostra lettera ufficiale nella quale chiediamo di conoscere le modalità di sottoscrizione per i nostri connazionali residenti all’estero.
E intanto questa celebrazione, per la nostra lingua madre, il Siciliano, sembra essere snobbata da quelle istituzioni che, invece, dovrebbero tutelare e promuovere il nostro patrimonio linguistico.
Ufficio Stampa
L’Altra Sicilia – Antudo