Tizza contro Telethon: la meritocrazia obbliga i ricercatori ad emigrare
Il fratello Tizza ci fa pervenire un suo articolo apparso sul Notiziario NIP – News ITALIA PRESS agenzia stampa – N° 242 – Anno XIII, 20 dicembre 2006
Alla mia successiva risposta non ha dato nessun riscontro fino ad oggi. Se si facessero i conti si scoprirebbe che molte organizzazioni contribuiscono come la Telethon ad incrementare il divario fra Sud e Nord. la Rai, la chiesa e molte altre” Parola di Giuseppe Tizza, docente dei corsi di lingua e cultura italiana a Düsseldorf e membro dell’Ausländerbeirat di Düsseldorf. Ed ecco sintetizzata la polemica scoppiata tra Tizza e Telethon.
La premessa indispensabile, si legge nella lettera di Piazza, “è che l’assegnazione dei fondi di ricerca da parte di Telethon si basa su un sistema di valutazione meritocratico che premia la ricerca d’eccellenza, l’unica che può garantire l’avanzamento verso la cura della distrofia muscolare e delle malattie genetiche. Questa condizione non ammette deroghe. Se in Sicilia ci sono pochi progetti di ricerca validi la nostra Commissione Medico-Scientifica non può che prenderne atto. Se decidesse di dare più fondi in Sicilia dovrebbe farlo non sulla base di criteri di merito scientifico ma sulla base di altri criteri: quali? Lei suggerisce di distribuire in proporzione alla provenienza della raccolta. Se la Sicilia ha donato 30, in Sicilia bisognerebbe dare fondi per una quota vicina a 30. Questo garantirebbe un’equità nel finanziamento (rispetto alla provenienza delle donazioni), ma non darebbe nessuna garanzia circa il risultato scientifico di quei finanziamenti, anzi probabilmente sarebbe un modo per disperdere i fondi. La missione di Telethon è far avanzare la ricerca verso la cura e per farlo la strada che fino ad oggi ci ha premiato e che fa della nostra ricerca una ricerca di eccellenza nel mondo è finanziare i migliori ricercatori in Italia. Solo in questo modo possiamo essere coerenti e corretti con chi ci dona i soldi. Inoltre i risultati della ricerca scientifica non sono limitati al luogo dove vengono conseguiti, ma sono a disposizione di tutti. Telethon Italia ha raggiunto il primo successo al mondo nella terapia genica, proprio grazie al nostro sistema di finanziamento. Questo importante risultato è stato raggiunto nell’istituto Telethon di Milano ma ha permesso di curare in modo definitivo pazienti provenienti da diverse parti del mondo e a beneficio di tutti (anche dei cittadini siciliani). Il problema che lei solleva è urgente ma non può essere Telethon a svolgere questo ruolo. Questo compito deve essere svolto da chi governa l’Università, la Ricerca e la Sanità. Quindi principalmente stato e regioni. Quello che Telethon può fare è integrare i finanziamenti, dare benzina alla ricerca ma sempre e solo sulla base del merito. Se in Italia e specialmente al sud molte cose non funzionano è proprio perché il nostro sistema non è abbastanza meritocratico“.
La risposta di Tizza non si fa attendere: “Capisco perfettamente le Sue considerazioni che sono giuste di per se, ma sono ingiuste per la Sicilia. TELETHON, togliendo fondi alla Sicilia e investendoli in altre regioni, contribuisce direttamente al peggioramento della situazione analizzata dal Sole24ore perché non solo vengono detratti soldi alla Sicilia, ma anche i ricercatori sono obbligati ad emigrare. Qui in Germania, dove vivo, organizzazioni come la Sua provvedono ad innescare meccanismi che portano ad un miglioramento della situazione. Se la Sicilia dà 30 THELETON dovrebbe trovare i meccanismi che portano ad investire 50 in Sicilia, altrimenti si rende corresponsabile dell’aumento del divario fra Sicilia e nord. Io non voglio contribuire con i miei soldi ad aumentare questo divario. Qualora THELETON dovesse trovare questi meccanismi me lo faccia sapere. Le auguro Buon Natale e un 2007 con idee nuove per THELETON che portino felicità soprattutto a quegli Italiani che ne hanno più bisogno e non a quelli che, come ha stabilito il Sole24ore stanno già molto meglio“