CAMMARATA HA INIZIATO LA CAMPAGNA A SPESE DEL BILANCIO COMUNALE
Palermo, 20 dicembre 2006
Da qualche tempo a questa parte i cartelloni di Palermo sono pieni delle “gesta” che avrebbe compiuto questa amministrazione negli ultimi cinque anni.
Perché entrare nel merito di questa campagna di “comunicazione istituzionale”? Se lo dovessimo fare non potremmo che porci alcune domande elementari del tipo:
• Ha questa amministrazione dato un contributo per invertire la rotta di un lento declino, economico, sociale e culturale, della capitale siciliana, nel senso di diminuirne la dipendenza economica da un regime assistenziale?
• Ha dato un contributo per trasformare l’azienda del Comune da stipendificio (stipendificio “da fame” va ricordato) in azienda di servizi attraverso uno snellimento del proprio organico?
• Abbiamo avuto da cittadini la sensazione di ricevere più servizi pubblici o di riceverli meglio?
• Gli autobus passano ogni dieci minuti come in un paese civile?
• Il traffico è degno di una città europea o di Bombay?
• E’ sempre regolare la raccolta della nettezza urbana?
E così via…
Ma non è questo il punto! Facciamo pure l’ipotesi che, quasi per incidente, sia capitata anche qualche “buona azione” di questa giunta quale quella di non arrestare il lento risanamento del centro storico già avviato in passato.
Non è questo il punto! E non è nemmeno la legittima aspirazione di un sindaco ad essere rieletto. Che c’è di male se l’avvocato Cammarata si fa un po’ di pubblicità in vista delle prossime elezioni?
IL PUNTO E’ CHE LO FA A SPESE DEL BILANCIO COMUNALE, E CIOE’ COI NOSTRI SOLDI !
E il bello è che nessuno dice niente! Nemmeno dall’opposizione addomesticata! Non c’è evidente danno erariale? Che ci volete fare? Sono abituati così… Il denaro pubblico serve a due cose: alimentare le proprie clientele e garantire posizioni di privilegio. Perché non pagarsi pure la campagna elettorale, visto che ci siamo? Diranno che è “comunicazione istituzionale”… Già, però, negli anni scorsi non si faceva e ora, a pochi mesi dalle elezioni…
Ecco, ci pare di avere capito, quei cartelloni con lo stemma della Città di Palermo piegato ad uso privato sono la dimostrazione più evidente di cosa succederà a Palermo se Cammarata continuerà ad esserne sindaco: la considereranno “cosa loro”, con tutto quel che ne consegue. E le tante vittime del colonialismo italiano congiunto all’ascarismo siciliano, i tanti giovani costretti a fare la valigia mentre i parenti dei politici sono assunti nelle municipalizzate, dovranno accollarsi anche la beffa del trionfalismo di Cammarata.
In fondo forse è solo colpa loro se non riescono a inserirsi. Ma non quella di non “sapersi dare da fare”.
La vera colpa è di non essere abbastanza coraggiosi da mandare a casa una classe politica di mantenuti che ingrassa a spese dell’erario.
Ufficio Stampa
L’Altra Sicilia – Antudo
Circolo Metropolitano di Palermo