Enti inutili alla Regione? Avanti tutta con il Movimento Per l’Autonomia (MPA)

Bruxelles, 8 novembre 2006


L’Altra Sicilia – Antudo denuncia come l’ennesimo cattivo uso dell’Autonomismo fatto dai rappresentanti del Movimento Per l’Autonomia (MPA) si stia consumando nelle aule del Parlamento Siciliano.

L’intero gruppo “autonomista”, composto da Lombardo Angelo, Di Mauro Giovanni Roberto, Basile Giuseppe, De Luca Cateno, Rizzotto Antonino, Gennuso Giuseppe, Maniscalco Nunzio, Nicotra Raffaele, Ruggirello Paolo hanno presentato il 26/10/2006 il disegno di legge n° 424 che – niente di meno – istituisce nuove province, e quindi, immaginiamo nuovi posti di lavoro (“posti” non lavoro) da dare a fedeli elettori, amici, parenti, amanti e quant’altro.

Altro che chiudere quell’ente inutile che è la provincia; ente inutile
e incostituzionale (art.15 dello statuto)* nella Sicilia dei Liberi Consorzi mai attuati.

Oggi la politica ha un costo insostenibile. Brucia risorse che
potrebbero servire per creare occupazione vera con una pluralità di enti
inutili, con tanto di Presidenti, Consigli, Segreterie e schiere di
“finzionari” che fingono di lavorare, con stipendi altissimi, mentre la Sicilia
che produce muore di fame. E le Province sono fra i più inutili di
tutti.

L’Altra Sicilia che vogliamo è una Sicilia in cui l’ente Regione non
abbia più di 5.000 dipendenti, in cui le Province siano sostituite da una
ventina di consorzi e tre aree metropolitane cui liberamente i Comuni
delegano funzioni e risorse per l’esercizio di servizi di comune
interesse, in cui anche i Comuni, le Ausl, gli altri enti pubblici di una
qulche utilità vedano almeno dimezzare i loro organici, in cui tutti gli
LSU vengano messi alla porta o avviati all’autoimpiego o alla pensione in
un arco di dieci anni.

Una Sicilia in cui, soprattutto, vengano soppressi decine di enti
perfettamente inutili, pubblici o sovvenzionati dal pubblico: enti di
formazione professionale, istituto della vite e del vino e potremmo
continuare…

Che faremmo di questi ingentissimi risparmi di parte corrente della
spesa pubblica?

5 cose:

1. – Ci faremmo da soli la fiscalità di vantaggio senza chiederla a Roma,
perché lo Statuto ce lo consente;

2. – Miglioreremmo i servizi ai cittadini (sanità, trasporti,…); servizi
che non si possono migliorare per l’eccesso di stipendi da distribuire
direttamente o indirettamente;

3. – Allevieremmo il disagio di disoccupati ed emarginati con una politica
equa di assistenza sociale in cui i favori vengano sostituiti dai
diritti;

4. – Aumenteremmo le retribuzioni dei dipendenti pubblici residui in base
al loro effettivo merito;

5. – Aumenteremmo le spese produttive: infrastrutture, sostegno alla
ricerca, etc.

Questa è la strada, il resto crea solo povertà perché brucia
inutilmente risorse. L’MPA invece sceglie di declinare i valori dell’Autonomia
secondo la peggiore tradizione democristiana o pentapartitica.

L’elettore è avvisato per i prossimi appuntamenti.

L’MPA è avvisato che, adesso che è stato messo alla prova e non è
migliore degli altri, non basterà uscire dalla CDL per creare il polo delle
autonomie, ma dovrà cambiare nettamente rotta nelle proprie politiche,
altrimenti con chi difende veramente gli interessi del Popolo Siciliano
come noi de L’Altra Sicilia – Antudo non sarà possibile alcun dialogo.

L’Altra Sicilia-Antudo!

Movimento politico dei Siciliani “al di qua e al di là del Faro”

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* ART.15 –
Le circoscrizioni provinciali e gli organi ed enti pubblici che ne derivano sono soppressi nell’ ambito della Regione siciliana.
L’ ordinamento degli enti locali si basa nella Regione stessa sui comuni e sui liberi Consorzi comunali, dotati della più ampia autonomia amministrativa e finanziaria. Nel quadro di tali principi generali spetta alla Regione la legislazione esclusiva e l’esecuzione diretta in materia di circoscrizione, ordinamento e controllo degli enti locali.

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