La Sicilia hub portuale del Mediterraneo
Mentre si consuma il dramma populistico dello “scippo del ponte”, torna prioritario il discorso sulle infrastrutture di cui la Sicilia dovrebbe dotarsi per affrontare la sfida globale del prossimo millennio.
Se da un lato in Italia si combattono i mulini a vento sulla debacle di Alitalia (e su quella ancora strisciante, ma evidente di Trenitalia) e si invocano i più inverosimili argomenti per l’inesistente dualismo Malpensa-Fiumicino (inesistente perchè nessuno dei due sarà mai un hub intercontinentale, indipendentemente dai soldi che si scialacqueranno su di essi), dall’altro in Sicilia non sappiamo se ridere o piangere guardando alla torre di controllo del nuovo aeroporto di Fontanarossa (più bassa della torre degli uffici!!) o alla tabella di marcia dei treni sulla tratta Catania-Palermo o peggio sulla Palermo-Trapani.
I settori produttivi ed imprenditoriali siciliani sono sicuri su quale dovrebbe essere la rotta da tracciare. Come al solito è però la parte politica a lasciare a desiderare ed a perdere tempo dietro progetti che erano già datati negli anni 60 (quando cioè un’opera di alta ingegneria come il ponte avrebbe veramente avuto una ricaduta turistica. Oggi purtroppo i turisti cercano aria pulita e templi greci).
Tale rotta, più volte invocata sui mezzi di informazione locale, indica nell’interconnessione Sicilia Orientale – Sicilia Occidentale il perno sul quale far ruotare lo sviluppo infrastrutturale. In particolare i due (inter-) porti di Augusta e di Termini Imerese dovrebbero essere collegati in un sistema di scambio per Trans-shipment che includa anche gli aeroporti di Punta Raisi e Trapani, l’hub aereo di Fontanarossa, ed i porti ed i cantieri navali di Catania, Messina e Palermo.
Il Trans-shipment non è altro che lo smistamento dei container da una nave di più grossa stazza a più navi di dimensioni minori che da un hub smistano poi la merce verso gli altri porti di dimensione regionale. Il porto di Gioia Tauro è un porto appunto di Trans-shipment, e non ha bisogno di TAV, in quanto i container arrivano via mare e ripartono via mare. Il porto di Gioia Tauro è il primo porto del Mediterraneo.
Ed invece guardate la cartina pubblicata il 25 ottobre dal Sole 24 ore (i numeri indicano il traffico in container):
Noi non esistiamo al momento, mentre Gioia Tauro è destinata a soccombere ad Algeciras (in questo momento numero due, ma in forte crescita). Guardate ancora meglio e osservate quali sono i punti di forza di Algeciras e Gioia: la prima si trova lungo le rotte intercontinentali est-ovest, ma è in posizione defilata rispetto al baricentro del Mediterraneo. La seconda è più vicina al baricentro, ma in posizione defilata rispetto alle rotte commerciali (anche mezza giornata in meno di navigazione su queste rotte corrisponde a notevoli risparmi).
Tutti gli altri porti nella cartina non possegono queste caratteristiche.
Ancora però non ne esiste uno che le racchiuda entrambi. Sempre osservando la cartina, dove lo piazzereste voi?
Abate Vella