Esposto dei cittadini di Erice su incendio
Riceviamo e pubblichiamo.
COMUNICATO STAMPA
Esposto dei cittadini di Monte Erice per mancato soccorso attorno al centro abitato durante l’incendio di venerdì 18 agosto e per la mancata attività preventiva da parte degli Enti competenti.
I residenti di Erice Vetta presentano un esposto alla Procura della Repubblica di Trapani dopo il rogo divampato venerdì scorso e che ha minacciato il centro storico. Al centro della denuncia dei cittadini i ritardi nei soccorsi e la mancata attività preventiva che di fatto ha agevolato le fiamme nella loro scalata verso il Monte.
I firmatari dell’esposto ripercorrono la giornata di fuoco della Vetta, in una cronistory raccontata da chi si è trovato in mezzo all’inferno di fiamme. L’allarme è scattato attorno alle ore 15 quando un gruppo di cittadini si è accorto che le fiamme minacciavano il balio e la zona sottostante San Giovanni.
Già alle 14 dalla Vetta erano partite prime segnalazioni dei roghi divampati a valle: nonostante ciò la macchina dei soccorsi si è messa in moto in forte ritardo. Dalle 15 in poi per due ore si sono reiterate le richieste di soccorso di residenti e villeggianti della vetta prima al 115 dei Vigili del Fuoco e poi con chiamate fatte al 113, visto che dalla centrale operativa dei Vigili del fuoco non rispondeva più nessuno. Intanto i cittadini, da soli, sono costretti a prestare i primi soccorsi per spegnere le fiamme, che di fatto già lambivano alcune abitazioni private e l’albergo Villa San Giovanni: le uniche forze dell’ordine presenti erano i tre Carabinieri di Erice, un vigile urbano, un vigile del fuoco in ferie ed in vacanza ad Erice, il signor Ombrello che ha finito col coordinare l’improvvisata squadra di soccorso composta da semplici cittadini.
Con secchi e tubi da giardino, racimolati per paese, i cittadini sono stati costretti ad arginare il rogo per evitare danni a cose e persone. Sempre con mezzi di fortuna hanno tenuto bagnato il bombolone di gas dell’albergo Villa San Giovanni, che per più di due ore ha rischiato seriamente di esplodere, hanno fatto evacuare l’hotel mentre in paese veniva lanciato l’allarme porta a porta per fare spostare le auto posteggiate lungo la strada che da San Giovanni conduce al quartiere Spagnolo.
Sono state vissute ore di panico, con gli automobilisti terrorizzati che non riuscivano a trovare il coraggio per addentrarsi dentro la nuvola di fumo che avvolgeva la zona. Un cittadino ha fatto addirittura da spola prendendo le chiavi delle autovetture e portando i mezzi in salvo. Una macchina ha rischiato di esplodere, con le fiamme ormai sotto l’autovettura. Solo per una questione di istanti non è esplosa.
Ed intanto di soccorsi nemmeno l’ombra, eccezion fatta per i tre carabinieri di Erice, un vigile urbano, un vigile del fuoco in ferie ed in vacanza ad Erice e la pattuglia di volontari composta dai residenti e villeggianti che hanno messo in repentaglio la loro incolumità per salvare il centro abitato. Intorno alle 17 finalmente si vede una squadra dei Vigili del fuoco. La camionetta viene bloccata dai cittadini che sollecitano un intervento. Ma i vigili dicono di non potersi fermare perché diretti in altra destinazione. A questo punto i cittadini improvvisano un blocco stradale per non fare andare via il primo ed unico mezzo di soccorso fortuitamente giunto. La squadra alla fine si mette all’opera, altro non fosse che la cisterna è mezza vuota e manca ai vigili del fuoco l’attacco alla manichetta dell’albergo. Il mezzo viene così rifornito d’acqua da una autobotte. Ma le fiamme continuano sempre più minacciosamente ad avvicinarsi al centro abitato, i primi balconi si incendiano tutta l’intera zona di San Giovanni viene assediata.
Il fuoco è dentro il castello di Venere.
Dopo le 18 il vento di scirocco, che per tutto il pomeriggio aveva alimentato le fiamme comincia a calare. E col venire meno del vento le fiamme finalmente perdono forza e vigore, salvando il centro abitato di Erice Vetta.
È naturale chiedersi come mai in una zona ad alto rischio di incendi, come quella colpita ieri, in un giorno di scirocco non sia stata presa alcuna misura preventiva e come mai all’interno del centro abitato non sia stato attivato un servizio di pubblica sicurezza ed ancora … cosa sarebbe successo se i cittadini non avrebbero avuto il coraggio di agire tra le fiamme mettendo a rischio le proprie vite?
Sottoscrivono l’esposto i cittadini di Erice.
(prima firmataria Silvana Catalano 3200985084)