PECORARO SCANIO, BERSANI: GIU’ LE MANI DAL TERRITORIO SICILIANO
Palermo, 20 agosto 2006
Il Governo Italiano (e la giurisprudenza costituzionale compiacente) ignora del tutto che lo Statuto Siciliano del 1946 ha devoluto
integralmente la gestione, la tutela e il controllo del territorio e dell’ambiente siciliano agli stessi Siciliani, escludendo ogni competenza centrale
(cioè italiana) sulla Sicilia. Se poi Cuffaro & co. sono quelli che sono, sono affari nostri; sta a noi Siciliani criticarli, attaccarli, rimuoverli…
Invece ogni occasione è buona per togliere competenze alla Sicilia e portarle a Roma!
In particolare nel campo dell’energia e dell’ambiente.
La questione dei termovalorizzatori (che Cuffaro vuole e Pecoraro Scanio no) è complessa e non affrontabile compiutamente in questa sede. Ma
certo ci sembra che questa volta abbia ragione di più il Governo Siciliano: sia nel merito perché non possiamo trasformare la Sicilia in
un’immensa maleodorante discarica, sia nel principio perché Roma non ha
nessuna competenza in materia. A una condizione però: l’energia elettrica prodotta con i termovalorizzatori (come tutta quella prodotta in Sicilia) il Continente LA DEVE PAGARE! Deve finire l’era dell’energia elettrica prodotta in Sicilia (con tutto l’inquinamento che ne segue) e
trasferita gratuitamente in Italia. E questo deve valere per ogni risorsa naturale, petrolio incluso! Così era fino al 1963, quando la SME di Napoli
pagava fior di miliardi per l’energia elettrica che le vendeva la siciliana SGES, e così sarà di nuovo se le idee de L’Altra Sicilia vinceranno.
Così pure Bersani si deve dare una calmata: “lui” decide che in Sicilia si devono mettere due gassificatori che inquinano e immettono
“gratuitamente” a favore dell’Italia gas nella rete. “Lui” non può disporre liberamente del territorio siciliano; se le leggi prevedono questo sono illegittime ed incostituzionali.
No agli impianti non eco-sostenibili in
Sicilia e, se sì, solo con il consenso del “nostro” governo, e con i benefici economici tutti in Sicilia: ancora una volta il Continente paghi
la nostra energia! Non vogliamo essere più la colonia “energetica” dell’Italia, soprattutto in tempi di caro-petrolio che mortificano la
nostra Terra e che poi deve passare nell’immaginario mondiale come terra
assistita e mafiosa (oltre il danno …la beffa!).
E’ troppo comodo usarci come pattumiera calpestando quei diritti di
autogoverno che ci spettano perché conquistati col sangue dei nostri martiri!
Antudo!
Massimo Costa
Comitato Direttivo de L’Altra Sicilia – Antudo