Lettera al Sig. Salvatore Cuffaro, governatore della Sicilia

Bruxelles, 17 agosto 2006

Egregio sig. Salvatore Cuffaro, di professione governatore della Sicilia, la porto a conoscenza della dichiarazione del 9 agosto c.m., del presidente socialista catalano Pasqual Maragall, fatta a San Jaume de Fontanya al momento dell´entrata in vigore del nuovo statuto d´autonomia.

La dichiarazione:

“Tra tutti i territori d´Europa, che non sono degli Stati, la Catalogna è quello che si avvicina di più ad uno Stato perché la Catalogna, a partire da oggi, può fare quello che vuole”.

Egregio sig. Cuffaro, la dichiarazione del Presidente Pasqual Maragall doveva essere la sua quando si gargarizzava dicendo che per la prima volta un presidente, non un semplice governatore come lei ama farsi chiamare, era stato eletto direttamente dal Popolo Siciliano.

Inoltre, vorrei ricordarLe che la Catalogna non è diventata indipendente ma bensì uno stato confederato alla Spagna di cui continua tuttavia a fare parte e Noi de “L’Altra Sicilia-Antudo” abbiamo fatto del progetto confederale la nostra bandiera, quando altri, compreso lei (si ricordi di Mazara del Vallo quando le consegnai il nostro programma), lo consideravano separatista ed irrealizzabile.

Oggi noi vediamo che è una realtà alla portata di tutte le nazioni storiche senza stato d’Europa e, quindi, anche nostra. Basta volerlo.

Si ricorderà di quando, con lettera aperta del 23 maggio 2005, le chiedemmo di scegliersi un posto nella celeberrima tassonomia di Sciascia tra uomini, mezzi uomini, ominicchi, ruffiani e quacquaracquà. A noi sembra che strombazzare proclami mai – proprio mai – seguiti da atti concreti in difesa della sovranità, dei diritti essenziali e della dignità del Popolo Siciliano la facciano ascrivere d’ufficio proprio all’ultima categoria.

Siciliani saluti,

Francesco Paolo Catania

L’ALTRA SICILIA -ANTUDO