Andreotti Presidente del Senato?

Ricordiamo le responsabilità gravissime di cui si è macchiato!

Bruxelles, 24 aprile 2006

Di fronte all’aberrante proposta di condurre il “senatore” Giulio Andreotti alla seconda carica dello Stato italiano, L’Altra Sicilia ricorda che il 7 volte presidente del Consiglio non è stato assolto con formula piena in 2° grado dalle gravissime accuse di collusione con la mafia ma solo per prescrizione dei termini e che, avendo fatto lo stesso ricorso in Cassazione come dissero i suoi avvocati “per riaffermare la sua onorabilità”, tale ricorso non è andato a buon fine avendo i giudici della Cassazione confermato il giudizio in appello.


Dal che si conclude che l’onorabilità non è recuperata!

La responsabilità “storica” (che non ha più rilievo penale, ma questo è un altro discorso) di essere stato per anni il referente romano della mafia è accertata da sentenze passate in giudicato. Se avesse avuto il senso dell’onore avrebbe dovuto dimettersi anche da senatore, altro che fare pubblicità di telefonini e rilanciarsi a cariche istituzionali.

A questo si aggiungano le offensive ed altrettanto aberranti dichiarazioni che, proprio lui, ha rilasciato all’indomani della cattura di Provenzano: “in Sicilia la mafia esiste da secoli … non si potrà mai debellare del tutto…”.

In Sicilia i “camorristi” (delinquenti comuni) diventarono “mafiosi” (deliquenti infiltrati nello Stato e protetti dallo stesso) non secoli fa ma soltanto con lo sbarco di Garibaldi. Prima non esisteva neanche la parola “mafia”. La mafia non si potrà mai debellare del tutto finché ci saranno quelli che, come Andreotti, rilasciano dichiarazioni che sostanzialmente la legittimano e ne consacrano l’invincibilità.

La conclusione è che la vera mafia è a Roma e che i Siciliani farebbero bene a stanarla lì e a voltare le spalle per sempre a quelli che (altro che “primule rosse”!) non sono che schiavetti del potere romano con le mani grondanti di sangue i quali, sempre col consenso di Roma, sono stati e sono latitanti per tanti anni.

Noi de L’Altra Sicilia prima eravamo passati sopra a queste dichiarazioni e alla figura di Andreotti perché non ci interessava più di tanto rimestare un triste passato, ma di fronte al rilancio che se ne sta tentando, è ora di aprire il suo armadio e riprendere qualche “scheletro” imbarazzante…

Antudo!