RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Caro Mirko ti scrivo…
LA NOSTRA DELUSIONE SI CHIAMA RITA PAVONE
Che peccato, caro Ministro Mirko Tremaglia, ho appreso dai giornali del tuo tradimento agli emigrati italici.
Rita Pavone. Così si chiama la nostra delusione.
Quarant’anni di impegno tuo e nostro, quarant’anni di speranze, quarant’anni di lotte, quarant’anni di aspirazione gettati alle ortiche.
Che delusione, che tradimento perpetrato nei confronti di tutti noi.
Dove sono andati a finire i tuoi commilitoni di lotta?
Sei riuscito ad azzerarci tutti.
Non ci resta che constatare che a rappresentarci all’estero per la Camera dei deputati è un oscuro funzionario di partito che di residenza all’estero ha solo l’indirizzo, mentre e vive e pasce a Roma.
Aldo Dibiagio lo potranno votare solo a Roma, e poi Rita. Sì, Rita pel di carota, per il Senato della Repubblica, che di emigrante ha solo la tessera e forse neanche quella.
Certo, risiede a Lugano Rita Pavone, lo è sempre stata, anche se poi, la vedi passeggiare per Via Condotti o a Piazza di Spagna, lei canta e poi canta e ancora canta.
Ma che ne sa lei di emigrazione?
È mai entrata in un’associazione di italiani all’estero?
Sì, parlo di italiani che all’estero ci sono andati per lavorare, per un pezzo di pane, per sopravvivere, a volte anche a morire in una miniera che te conosci bene caro Ministro, o su una diga, oppure in una galleria.
No caro Mirko, la Pavone non è mai stata in un’associazione di emigranti, non si è mai neanche confrontata con un comitato genitori, a difendere i propri figli da una scuola che non li riconosceva. Non è andata a lavorare in miniera o su una diga o in una galleria.
Rita Pavone canta, magari belle canzonette, che sono solo belle canzonette e basta.
Rita Pavone risiede in Svizzera, è vero, ma solo per non pagare le tasse in Italia. Noi, invece, caro Mirko, i soldi in Italia ce li abbiamo mandati per far su casa, per i nostri figli, per i nostri parenti.
No, caro Mirko, questa volta noi non ci stiamo, e non voteremo Rita Pavone, non voteremo la tua lista, perché a noi tutto ciò suona falso.
Con amara delusione
Cosimo Santalucia