Circoscrizione Europa: L’ALTRA SICILIA per i Siciliani all’estero
Bruxelles, 12 gennaio 2006
Facendo seguito alla presentazione della lista – “L’Altra Sicilia – Per il Sud” – che concorrerà alle prossime elezioni politiche nella circoscrizione Europa, L’Altra Sicilia sottolinea qualche principio del proprio programma che presta particolare attenzione alle comunità siciliane sparse per il mondo.
L’accordo con “per il Sud” ci impegna ad una comune azione, naturalmente, per il riscatto dell’intero Mezzogiorno italiano e per la rappresentanza effettiva dei diritti e degli interessi di tutti i popoli del Sud Italia e delle Isole, condannati finora ad endemica marginalità, disoccupazione ed emigrazione ed il nostro impegno specifico siciliano, nel quadro di una futura comune rappresentanza parlamentare per il sud, seguirà una linea guida che si può così riassumere:
1. “Siciliano è facile”: Facilitazione ai ritorni nella loro Isola dei Siciliani del mondo – ma anche ai soggiorni turistici o ai soggiorni di lunga durata – proponendo misure di agevolazione economica, identificando strutture di accoglienza e istituendo la creazione di una compagnia di trasporto di bandiera e, nell’attesa, adoperandosi per abbassare i costi dei trasporti e dei titoli di viaggio in Sicilia, oggi assolutamente insostenibili e fonte di disagi umilianti, affrontati sempre con estrema dignità da tutti i Siciliani nel mondo.
In questo intendiamo rappresentare e dare voce anche ai tanti “Siciliani in Italia”, nel Nord lontano o nella Capitale, pure se non direttamente contemplati nelle circoscrizioni estere.
2. “Siciliano è buono”: Facilitazione degli investimenti produttivi, diretti ed indiretti, dei Siciliani in Sicilia, attraverso la creazione di una Banca ed un Istituto di credito e d’affari interamente siciliani che possano favorire la promozione e la diffusione nel mondo del prodotto enogastronomico siciliano di qualità avvalendosi, nella scala della distribuzione commerciale, della mediazione offerta da imprese di Siciliani all’estero, il tutto orientato a favorire la formazione di un’immagine “specifica” internazionale della Sicilia come luogo d’eccellenza della qualità della vita e della salubrità dell’ambiente.
3. “Siciliano è bello”: Apertura nel mondo degli “Istituti per la promozione della lingua e della cultura Siciliana” intestati ad un grande della cultura siciliana (Verga, Pirandello, Quasimodo, Sciascia) che promuovano la conoscenza nel mondo del tesoro culturale, letterario ed artistico della “Terra Impareggiabile” sia con le sue forti specificità all’interno della cultura italiana sia anche con riferimento alla promozione ed alla produzione della vera e propria lingua siciliana, oggi riconosciuta dall’UNESCO ma non dall’Italia, pur se lingua madre di almeno dieci milioni di persone nel mondo, oltre che in Italia.
4. “Siciliano è utile”: Strutture di raccordo per le superiori attività culturali, economiche, ricreative ed associative, saranno- nei nostri auspici – le “Case Sicilia”, non più concepite come articolazioni burocratiche all’estero della Regione Siciliana, ma come strutture associative (o, meglio, cooperative tra le associazioni di emigrati) autogestite dalle comunità e sottoposte al solo controllo esterno da parte della Regione.
Questi nostri impegni saranno il campo di prova di una ben più incisiva lotta che, questa volta, si condurrà proprio sul terreno Siciliano. Siamo, infatti, convinti che dall’estero verrà il riscatto della Sicilia.
Se i Siciliani saranno presenti nel Parlamento nazionale, proprio da Roma potranno chiedere di dare ai Siciliani all’estero il diritto di voto nelle consultazioni regionali e, in tal modo, di poter contribuire attivamente allo sviluppo della Nostra Terra, al centro dell’interesse dei Siciliani della diaspora.
Le tematiche ed i problemi del Sud italiano intero saranno continuamente sotto il nostro esame, nella convinzione che solo con uno sviluppo equilibrato del Mezzogiorno potremo sciogliere le troppe contraddizioni dell’Italia, prestando così particolare attenzione ai ” popoli del meridione d’Italia – dal Salento al Tavoliere, dall’Aspromonte alla Maiella, senza limiti geografici esaustivi però – per i quali, secondo il principio di autodeterminazione dei Popoli, studieremo particolari forme di Autonomie, insieme al diritto alla salvaguardia della loro cultura, alla lotta strutturale alla mafia ed al sottosviluppo economico.
Cittatini! ‘U travaghiu ‘un manca! Manca pi nuàutri! Cancia la storia to, di to figghi e chiddha dâ Sicilia!
Con “L’Altra Sicilia – per il SUD” per mandare a Roma i veri rappresentanti degli interessi e delle aspettative dell’emigrazione, del meridione e de L’altra Italia, finora trascurata, e …vidi ca poi nun ti ni penti!
L’ALTRA SICILIA” – Ufficio stampa