La posta in palio in queste primarie

Palermo, 3 dicembre 2005

I continui interventi del Sig. Rutelli sulle questioni siciliane, l’arroganza e il disprezzo delle regole del gioco democratico che dimostrano lui, i suoi “soci” romani (ora diremo in che senso), i suoi “rappresentanti” nell’Isola, inducono L’Altra Sicilia ad intervenire nuovamente sulle primarie ed a rivolgere un nuovo e generale appello affinché tutti i Siciliani (assolutamente “non” solo quelli di centro-sinistra) vincano per un giorno l’apatia e la diffidenza e vadano a votare domani e soprattutto votino per Rita Borsellino.


Perché questo nostro interesse a quelle che, in astratto, sono “beghe” interne alla c.d. Unione “nazionale”?
Perché, a nostro avviso, ancora una volta è in gioco la dignità dei Siciliani, molti dei quali, a quanto pare, non si sentono molto offesi da queste continue “invasioni di campo” e “tutele non richieste”…

I fatti, per essere succinti:
premesso che, in quanto persona, non abbiamo nulla contro il prof. Latteri, onesto tecnocrate che, fiutando il vento, vuole sempre stare a capo di tutto ciò che è governo in Sicilia e che non è peggiore ma – e questo è il punto – neanche granché migliore della grande “melassa” politica siciliana che parte dall’inquietante Bartolo Pellegrino, passa per gli elengatissimi “rappresentanti” di Forza Italia (dove ci pare fino a poco tempo or sono militava lo stesso professore in parola), continua attraverso i “vasa vasa”, e poi ancora per circa una buona metà della “margherita” (i campioni del trasformismo alla “Bianco”, per intenderci), e lambisce e penetra persino nell’apparato della sinistra isolana;
premesso questo, riteniamo impensabile che, solo perché fiutano la sconfitta, i suoi supporter abbianno chiesto (e, incredibilmente, in parte ottenuto) un rinvio delle consultazioni, ma QUEL CHE E’ PEGGIO non hanno il coraggio di chiederlo loro, ma chiamano il “papino” peninsulare che scende qui a dire ai Siciliani che lui pensa che le consultazioni si devono rinviare…

Ma chi sei Rutelli per noi?
Il tuo bisnonno era palermitano ma non mi pare che questo ti autorizzi a considerare la Sicilia la tua casa di villeggiatura dove dare ordini ai tuoi camerieri!
Lasciaci in pace! Se non hai in Sicilia un rappresentante che possa parlare in modo presentabile sono problemi tuoi.
Hai deciso che “la Sicilia tocca a te”. E se i Siciliani non fossero d’accordo? Beh, questo non è previsto dagli accordi con i tuoi soci romani… Chi sono? Ma semplice: i vertici dei DS, che hanno naturalmente avallato questo infeudamento della Sicilia e che hanno abbandonato i DS locali nella loro tiepidissima battaglia pro-Borsellino…
Ecco perché è importante andare a votare.
Per dare un bello schiaffo ai “padroni” come te e ai tuoi servi con la schiena rotta da quanto è piegata!
E anche per contrare manovre, assai prevedibili, tra i supporter del tuo pupillo e gli amici “dell’altra sponda”, quella del Centro-Destra, ben lieti di sostenerlo in nome del continuismo immobilista.
Si dirà, si dice, “ma la Borsellino è espressione della Sinistra radicale”… Qui in Sicilia può vincere solo il moderatismo…
Ecco un’altra grande bufala, venduta e strombazzata per scoraggiare i Siciliani onesti.
Mai come ora e in Sicilia la distinzione tra destra e sinistra nazionale è stata obsoleta.
Ci sono nella destra e nel centro, come nella sinistra, pezzi importanti della società siciliana che vogliono soltanto pulizia morale e che sono sani – capite che vuol dire? – sani! non come gli altri che, a prescindere dal presunto colore politico, quando arrivano a Palazzo Reale sanno subito come mettersi d’accordo…

Non ci risulta che Rita Borsellino sia stata una no global o una marxista o qualcosa del genere… Non ci risulta che il fratello, nel nome del quale si sta registrando tanta rivolta morale, sia stato un estremista, almeno di sinistra…
La “piccola” sinistra radicale siciliana ha fatto convergere i propri consensi sulla Borsellino, ma la candidatura è appoggiata dai Siciliani in quanto tali, e la vera spaccatura che si deve mettere in rilievo è quella tra i Siciliani che credono nella Sicilia del lavoro, dell’onestà, della normalità e dell’identità contro quelli che credono nela Sicilia delle raccomandazioni, dell’assistenzialismo, della mafia, della subalternità, dell’omologazione e della perenne anormalità…

Forse solo la Borsellino è in grado, magari grazie al voto disgiunto, a recuperare terreno rispetto alle macchine da guerra clientelari del centro-destra e degli pseudo-autonomisti, macchine che “infornano” da mesi precari per salvare il loro posto, incuranti della devastazione che questo comporterà per tutti gli altri Siciliani. Forse solo questa candidatura scuoterà una parte di quel 40 % abbondante di Siciliani che non vanno più a votare perché tanto “sono tutti gli stessi”…

Poi, qualunque risultato sarà accettato, ma noi vogliamo esserci e lottare nel solo interesse della Sicilia.
ANTUDO!

L’ALTRA SICILIA – Ufficio Stampa