Aggiungi un posto a tavola!
Carini, 21 novembre 2005
Periodico di Informazione e
Cultura
Supplemento del Periodico
“L’Isola”
CONSIDERAZIONE DELLA POLITICA DI UN
CONSIGLIERE DI F.I A CARINI
AGGIUNGI UN POSTO
A TAVOLA!
Nota: l’articolo, il cui titolo
parafrasa quello di una celeberrima commedia, contiene alcune
espressioni in “lingua siciliana” non tradotte in
quanto si sarebbe perduto il vero senso ed il colore delle affermazioni del
consigliere Marcianò.
Qualche giorno dopo
l’uscita del secondo numero del Vespro, che è letteralmente andato a ruba tra i
nostri concittadini, venivo fermato in Corso Umberto dal consigliere di Forza
Italia ed assessore all’ Unione dei Comuni della Baronia Enzo Marcianò, il quale
non curandosi della presenza di tanta gente in un’ora di punta, con un pizzico
di maleducazione mi urla: “Luca, ancuora ci scrivi
‘na stu giurnali cretinu??!!” A quella domanda, che tanto sapeva di
una puerile provocazione, risposi con un’altra domanda, e chiesi: “a cosa si riferisce, Consigliere?”…mi venne
risposto che la rubrica “Voci dal
Consiglio” curata dai nostri redattori Fulvio Balsamo ed Emilio Russo,
non rendeva giustizia alla serietà del Consiglio Comunale, dal momento che
sembra quasi una rubrica di “curtigghiu”, in cui viene
pubblicato il botta e risposta tra i Consiglieri, non occupandosi dei
“problemi veri” del paese, che responsabilmente (a detta del Consigliere
Marcianò) verrebbero trattati durante le sedute
consiliari.
Inutile dire che mi fu
impossibile ribattere, dal momento che il Consigliere Marcianò con la sua voce
copriva puntualmente la mia. Ad ogni modo, voglio precisare attraverso queste
pagine che la rubrica da noi curata, nasce dall’idea dell’intera Redazione di
far conoscere ai nostri lettori, ciò che realmente avviene durante i
Consigli Comunali.
Debbo constatare, non
senza rammarico, che il più delle volte, il Consiglio si trasforma in un
teatrino di cabaret, il cui protagonista (inconsapevole!!!) è proprio il
Consigliere Marcianò, che durante i dibattiti democratici tra maggioranza ed
opposizione, invita tutti a “strinciri, picchì aviemu a ghiri a
casa”!
Mi chiedo per quale
motivo ci si candida a rappresentare i carinesi, se poi “nn’amu a spicciari picchì è tardu, aviemu suonnu…e aviemu a
ghiri a casa”!!!!!!!
Ad ogni modo, è giusto
far sapere a voi lettori, che il Consigliere Marcianò, durante i consigli, non
prende la parola soltanto per far cessare le sedute, ma tra una “orata
persa” e l’altra, trova il tempo di fare anche delle proposte ai suoi
colleghi Consiglieri, come quella di togliere due stanze del chiostro di
Sant’Antonino ad una associazione culturale locale, per adibirle a sede
dell’Unione dei Comuni della Baronia.
Quando durante la
conversazione, chiesi chiarimenti su tale proposta, obbiettando che non è mai
giusto togliere ad alcuni nostri concittadini la possibilità di incontrarsi in
un luogo di proprietà comunale (e quindi dell’intera popolazione…) per poter
fare cultura nel territorio, il Consigliere ebbe a rispondermi che “iddi
riscurrinu e basta, natri cu l’Unioni ri Comuni, faciemu servizi alla
comunità”.
A questo punto osservai
di non aver mai visto alcun servizio reso alla nostra comunità da parte
dell’Unione dei Comuni, a parte l’ufficio del catasto che a quanto pare dovrebbe
entrare in funzione i primi di Novembre, ma per la cui costituzione, Carini
avrebbe anche potuto fare a meno di gemellarsi con Giardinello!!! Continuai
dicendo che per come stanno le cose, la percezione che il cittadino medio ha
dell’Unione dei Comuni è quella di uno stipendificio che serve alle
amministrazioni per tenere compatta la propria maggioranza ( ovvero: tu sei
rappresentante di una lista che mi ha portato un certo numero di voti, e io ti
ripago con un incarico all’Unione dei Comuni, dal momento che i posti di
Assessore a Carini, a causa della legge, sono soltanto sette
).
Ed è su questa
affermazione che il Consigliere Marcianò, andò su tutte le furie e profondamente
adirato mi gridò: “a virità è ca vatri pirdistivu l’elezioni e aviti a raggia
ca un putiti manciari cu l’Unioni…s’avissivu vinciutu, un parrassivu
r’accussì!”
Allora chiesi:
“quindi mi sta confermando che con l’ Unione dei
Comuni si mancia?”…mi venne risposto: “Ciertu, e tu parri r’accussi pi raggia; picchì un ci po’
manciari puru tu!!!”
E’ chiaro che questa
conversazione non può essere suffragata da prove, dal momento che non mi sembra
giusto tirare in ballo i non pochi testimoni presenti al colloquio.
Ovviamente mi assumo ogni
responsabilità per le affermazioni
rese nel presente articolo. Ho voluto, per correttezza e per pietà di Patria,
portare a conoscenza dei lettori de “IlVespro” – che non sono di certo degli
sprovveduti “ca liegginu un giurnali cretinu”– ciò che un noto esponente
della maggioranza pensa sulla politica locale: i Consigli Comunali sono
un’inutile perdita di tempo e un ente sovraccomunale come l’ Unione dei Comuni
della Baronia, invece di rappresentare un’occasione di sviluppo per il
territorio, è un appetitoso banchetto al quale poter mangiare, con buona pace di
chi perde le elezioni, che, “arraggiatu”, non può nutrirsi neanche delle
briciole.
Voglio credere che non
tutta la maggioranza in Consiglio, men che meno
Consigliere Marcianò, di cui ho sempre apprezzato la forte passione politica e
l’onestà intellettuale dimostrata nei confronti di chi non la pensa come lui;
intanto mi piace concludere
immaginando una riunione del consiglio dell’ Unione dei Comuni, in cui il
Presidente Prezzabile, agitando il campanello, invita tutti a prendere posto
scandendo: “…A tavolaaaa!!!!……Si
manciaaaa!!!!”.
(l.t.)
Da “IL VESPRO” n. 3 anno I –
Supplemento mensile de L’ISOLA