Lettera aperta al Sindaco di Lipari Michele Giacomantonio
Su Lipari : Neppure un vecchio “vespasiano”…
Bruxelles, 31 maggio 2000
Egregio Sig. Sindaco,
Come in una partita di calcetto estivo tra scapoli e
ammogliati, Lei passa palla alle autorità regionali,
queste a quelle nazionali; si palleggiano le
responsabilità ma il risultato è sempre il solito:
parole, belle intenzioni, proponimenti, ma alla fine
caos e disagi per il cittadino.
Noi dell’Associazione “L’Altra Sicilia” non possiamo
accettare senza discutere le Sue motivazioni, proprio nel momento in cui inizia la stagione estiva e disagi e caos potrebbero almeno essere previsti, dato che per evitarli sarebbe necessario cambiare tante cose, la mentalità per esempio.
In qualità di Presidente del comitato per le isole
minori, Lei parla di promuovere un turismo lungo tutto l’arco dell’anno, puntando su aspetti naturalistici e culturali. Parla di voler ridurre la possibilità di ingresso delle auto, dice che a Stromboli, ad esempio, esiste già il divieto… ma poi ha già pronto il mega-parcheggio a Lipari.
Noi ci permettiamo di storcere il naso. Quei
miliardi avrebbero potuto essere destinati piuttosto
alla formazione di operatori turistici,
all’incentivazione delle auto elettriche, iniziando da
quelle municipali, ad opere più urgenti.
Invece Lei ha pronto il “parcheggione”.
Secondo noi, offrendo la possibilità di recarsi
sulle isole con l’auto, il cittadino, che dell’auto
non riesce più farne a meno, se la porterà perfino
dentro il ristorante.
Se invece, spostarsi con il mezzo dovesse risultare
problematico, questo stesso cittadino lo lascerà a
Milazzo, per esempio, o meglio a casa sua, e potrà
realmente ricatturare il senso di una vacanza:
culturale, termale e naturale, come Lei stesso dice.
Lei pero’ si nasconde dietro un dito e continua a
difendere il megaparcheggio.
L’Isola, che dovrebbe fare del turismo il suo fiore
all’occhiello, non è riuscita a fare di questo turismo
il suo plus valore, nonostante un Centro Servizi
Turistici, attrezzatisssimo ufficio di promozione, che
non ha promosso proprio niente, nonostante i quattro miliardi ricevuti dall’Unione europea, il cui
contributo alla creazione di turismo, a detta degli
operatori, è ancora nullo.
Invece del megaparcheggio, Lei farebbe bene ad
occuparsi dei bisogni più urgenti del cittadino. Ad
esempio dei gabinetti pubblici. Non esistono infatti
servizi igienici, nei due porti, neanche un vecchio
“vespasiano”, tante volte agognato nel momento più critico. Ma, per i bisogni urgenti c’è sempre il mare…
La natura poi, sconvolta dal cemento non è viene
minimamente presa in considerazione.
Infatti, le terme di San Calogero, che potrebbero
realmente, se fossero messe in grado di funzionare, dare quel carattere di vacanza termale che potrebbe attirare turisti sull’isola, versano in stato di abbandono, e una loro fantomatica apertura è ostacolata da interessi dei gruppi di gestione.
Quindi, signor Sindaco, coraggio!
Lei ha fatto una scelta: il megaparcheggio è li’,
ultimato da piu’ di 1 anno. Abbia il coraggio della
sua scelta. Noi la contestiamo, con civiltà e con
garbo e continueremo, nonostante tutto, a difendere la nostra Sicilia.
Eugenio Preta,
Francesco Paolo Catania