Informazione e disinformazione

Sui giornali abbiamo letto che la Corte Penale internazionale dell’Aja ha spiccato un mandato d’arresto contro Netanhyau e tutti ci siamo rallegrati per l’iniziativa di questa Corte. Volendoci però vedere chiaro abbiamo spulciato gli articoli che ne illustrano il funzionamento ed abbiamo scoperto delle notizie che i media del pensiero unico si son ben guardati dal pubblicare.

Abbiamo scoperto infatti che il procuratore della Corte penale dell’Aia, è il musulmano pakistano Karim Khan, che dopo aver preso di mira Israele a favore dei terroristi islamici, ora passa in Asia e se la prende con i leader del Myanmar per la loro disputa con i musulmani Rohingya.

Il Myanmar non è un membro della Corte, ma il Bangladesh islamico, che è parte della disputa, invece lo è.

Khan ha trasformato la Corte in uno strumento islamista utilizzato per condurre una guerra giudiziaria contro i non musulmani per conto della Umma.
E noi fessi europei gli diamo onori e prebende senza nemmeno chiederci perché la sua azione vada a senso unico.
Gli obiettivi possono essere i buddisti come in Myanmar o gli ebrei come in Israele… come le varie commissioni dei diritti dell’uomo create in seno all’Onu e affidate , come nel Consiglio  della Nazioni Unite, ad esponenti i cui governi tanto democratici non appaiono. L’Iran presiede il forum sociale dei diritti dell’uomo. L’Arabia Saudita un panel sui diritti umani, Cina e RUSSIA tra i 5 paesi membri del Consiglio di sicurezza, ecc.. E noi occidentali assenti e decisivi nel voto per l’attribuzione degli incarichi.

Prima vennero ad arrestare uno zingaro…e restai zitto … Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare»

Eugenio Preta

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