Quale Europa vogliamo?

Se Bergoglio invece di fare il Papa va a prendere il caffè dalla Bonino ,notoria abortista e radicale, che aiuto possiamo aspettarci dalla Chiesa cattolica ,deputata a difendere la nostra fede e conseguentemente i valori e tutta la civiltà occidentale?
Nei Paesi Bassi ad esempio si è sviluppata una società parallela ed anche se la libertà di religione è uno degli ideali fondamentali dei Paesi Bassi, e’ degenerata in una tolleranza diventata eccessiva.

A L’Aia c’è la più grande moschea dei Paesi Bassi, una moschea salafita dove, in seguito ad una lunga serie di indagini si è scoperto  che, in opuscoli educativi o sermoni, si predica la poligamia e il matrimonio infantile.

Grave perché, questa  stessa moschea insegna gli hadith che raccomandano la mutilazione genitale femminile.

La cosa più rivoltante è che se le mutilazioni genitali femminili non vengono più giustificate in Arabia Saudita o in Kuwait, adesso vengono tollerate nei Paesi Bassi, nel bel mezzo dell’Europa!
Così la società multiculturale sembra essersi “evoluta” in una società ‘multi-legale’, dove coesistono diversi diritti!

Ad Amsterdam , nel corso di un evento sportivo, c’è stato qualcosa di più: abbiamo assistito ad un attacco pianificato anti ebraico , di matrice apertamente islamica.

Un attacco che è avvenuto lontano dallo stadio, dopo la partita, con gruppi organizzati, ciascuno forte di decine di uomini, contro tifosi isolati.

Gli aggressori erano olandesi, per lo più immigrati di seconda o terza generazione dai nomi arabi, come attesta l’elenco dei fermati dalla polizia, musulmani, più o meno credenti.

Ciò conferma quanto da molti anni andiamo ripetendo. Il vero pericolo, in Europa, non è rappresentato solo dal terrorismo islamico, ma anche dall’Islam che cresce nelle scuole e nelle carceri, che si riunisce nelle moschee, che non si integra, e che si sta organizzando per destabilizzare le capitali europee non appena se ne presenterà l’occasione.

Ad Amsterdam questo Islam radicale è sceso in campo in maniera scientificamente organizzata, ha “testato” per così dire la sua forza, mobilitandosi oggi contro Israele, ma pronto a mobilitarsi , domani, con qualsiasi pretesto, contro l’Occidente cristiano
È questo quello che vogliamo in Europa?”.

Eugenio Preta

Lascia un commento