Halloween

Il periodo di Ognissanti offre ai cattolici l’occasione di celebrare tutti i Santi il 1 novembre  e di commemorare i defunti il 2 novembre.

Una tradizione che, a ben vedere , rappresenta la cristianizzazione di riti celtici, proprio mentre la nostra civiltà occidentale vive invece una decristianizzazione  progressiva riportando in auge tradizioni che si manifestano in forme modificate.

Solo nell’835 il Papa Gregorio IV , per facilitare l’ evangelizzazione delle contrade celtiche che festeggiavano il samahin , festa della  fine dell’estate, decretava là contemporaneità delle due celebrazioni

Malgrado  gli sforzi della Chiesa , molte credenze e tradizioni legate al Samhain perdurarono specialmente in Scozia ed in Irlanda. Alcuni sovrani  inglesi poi, nel XVII e XVIII secolo , permisero l’integrazione delle antiche tradizioni ai riti cristiani e il 31 ottobre divenne così là feste di Ognissanti.

L’immigrazione massiccia verso l’America di scozzesi ed irlandesi portò  questa festa oltre Atlantico dove, nel tempo si denominò la vigilia di Ognissanti “All Hallow’s eve”, divenendo, a metà  del XX secolo , una festa popolare negli Stati Uniti , incoraggiata da correnti di spiritualità e di folclore e quindi amplificata dal consumismo che ne ha fatto un evento importante.

Quella che era una volta un’occasione di rispetto verso i defunti venne via via trasformata in una celebrazione dello streghismo, delle creature soprannaturali e della superstizione .

Oggi Halloween è  diventata una festa commerciale la cui celebrazione nel mondo mette in contraddizione i valori cristiani tradizionali proprio esaltando figure diaboliche e simboli oscuri.

Così mentre alcuni continuano a commemorare la memoria dei defunti , altri scelgono di stravolgere questa tradizione sfruttando l’attrazione di questa società al crepuscolo verso il soprannaturale e il consumismo,  a danno delle tradizioni secolari più sane.

Eugenio Preta

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