Quello che continuiamo a sopportare
Da anni, liberali e cristiano-democratici , associati ai socialisti e ai verdi, presiedono ai destini dell’Europa e dei nostri Paesi , direttamente attraverso le alte funzioni monopolizzate nell’amministrazione statale .
Grazie allo sviluppo delle reti informatiche e alla concentrazione dell’informazione, questa classe politica ha consegnato i media nelle mani di potentati economici al servizio del Sistema .
Giorno dopo giorno, i pareri e le analisi che contestano le posizioni istituzionali e le ingiunzioni dell’Unione europea vengono censurate e spesso persino perseguite nei tribunali .
Un inquietante senso di impotenza si impadronisce di chi cerca di ragionare .
Nessuno dovrebbe meravigliarsi dei disastri praticati da chi ci governa: che sia la destra, il centro o la sinistra.
Un esempio emblematico è rappresentato da quello che ebbe a dichiarare a Potsdam nel 2010 l’ex cancelliera Angela Merkel: “ la multiculturalità è un fallimento e noi abbiamo fallito completamente”. Un’ opinione condivisa poi da Sarkozy e David Cameron, ma che non ha impedito ai governi successivi di permettere l’immigrazione massiccia di clandestini extra-europei che da Oslo a Cadice, da Lampedusa a Berlino attentano per milioni alle nostre leggi ,alle nostre tradizioni e alle nostre usanze .
E non avrebbe potuto essere altrimenti dal momento che i baronati che dirigono i nostri Paesi hanno volontariamente confuso libertà e licenza, ordine e tirannia, morale ed oppressione, amore e violenza, uguaglianza e livellamento, insegnamento e indottrinamento, informazione e propaganda , patriottismo e xenofobia , nazionalismo e razzismo, diritto e forza, dovere e debolezza.
Tutto oggi va alla deriva, ed in primis il senso delle parole. Si vuole, in nome di una filosofia distruttrice e della nuova religione dei diritti “umaneschi” fare tabula rasa del passato ( tristo versetto dell’Internazionale..) Tabula rasa della famiglia, di tutto quello che ha fatto l’uomo, padrone del suo destino . La cosa più grave di tutto questo è che , di fronte a questo declino, quelli che soffrono di più continuano a prestare orecchio alle sirene di una democrazia che si pretende minacciata , mentre viene violentata ogni giorno.
E’ arrivato il momento di scegliere tra la politica dell’attimo fuggente- che la banda degli euro-mondialisti ci impone, ora in nome del cambiamento nella continuità ,ora in nome della continuità nel cambiamento – ed una politica a lungo respiro.
Del resto non sembra affatto opportuno dare la responsabilità a pochi delle conseguenze delle politiche demagogiche e lassiste seguite da oltre 40 anni da tutti i governi.
La società multiculturale e il meticciato, il conformismo intellettuale , l’aumento inesorabile di crimini e delitti , la mobilità permanente, la tolleranza verso le droghe, l’egualitarismo generalizzato ,l’apertura delle frontiere, la naturalizzazione indiscriminata di tutti i clandestini, la presenza nelle nostre piazze di migliaia di delinquenti , tutto è da mattere in conto alla classe politica, senza distinzione alcuna, che ci governa e ci ha governato.
Se effettivamente reclamiamo più soldi per essere meglio curati, per assicurare in maniera ottimale l’insegnamento dei nostri figli, per pagare pensioni piu ‘ degne o ancora, per assicurare la nostra sicurezza, allora bisognerebbe ripartire dalla riduzione delle spese dello Stato, dell’amministrazione e degli enti locali che dispongono dei soldi pubblici come di una manna infinita per soddisfare i loro progetti più deliranti.
Ci raccontano poi di voler aumentare il numero di poliziotti per le strade e di voler installare migliaia di telecamere nelle nostre città ma il numero dei crimini aumenta, le stazioni e le piazze sono centri di spaccio e malavita: poliziotti, pompieri o addetti al trasporto urbano sono considerati come dei nemici.
Sono i governi succedutisi nel tempo i maggiori responsabili della demolizione dei nostri valori ancestrali già dalle scuole primarie allorché intellettuali e media si sono trincerati nel diniego invece di affrontare la triste realtà.
Da 40 anni e più la classe politica ha moltiplicato le leggi liberticide contro chi non accetta il suo dogma e contesta il pensiero unico che si vuole imporre. Queste maggioranze democratiche però sono perennemente sconfessate dagli elettori
L’orizzonte è buio perché i lacche’ del mondialismo e i loro ingranaggi( sindacati, banche, centri associativi ) hanno travestito in parodia democratica lo stesso principio di libertà.
Domani la realtà supererà il big brother descritto da Orwell ed allora, ai cittadini dimenticati, non resterà’ altro che mettere fuori gioco la classe politica che non riesce più a rappresentare il buon senso di donne e uomini che rifiutano la decomposizione e la fine della nostra società occidentale.
Eugenio Preta