Cosa significa la candidatura di Kamala Harris e le conseguenze di un suo eventuale successo per l’Occidente
Superati dal ritiro di Gooffy Joe, i media mainstream americani si sono subito mobilitati per trovare del buono nella candidatura di Kamala Harris e cercare di trasformarla da inutile vicepresidente a possibile nuova risorsa come Presidente degli Stati Uniti.
I media tacciano di razzismo e sessismo ogni eventuale critica e cercano di presentare Kamala Harris come una centrista moderata passando sotto silenzio le proposte di legge che , come procuratore dello Stato, ha contribuito all’aumento della criminalità in California.
Anche il suo sostegno economico e morale al movimento Black Lives Matter e la creazione di un fondo per la difesa delle persone arrestate nel corso della rivolta che ha causato la morte di 25 persone viene minimizzato. Come pure “il suo fallimento sul solo dossier che il Presidente ha pensato di affidarle : quello relativo alla frontiera sud dove appunto si sono registrati ben 10 milioni di attraversamenti illegali.
Rinomata per le frasi senza senso che ripete come verità profonde , senza parlare delle innumerevoli gaffe che ha collezionato , come quando ha confuso le due Coree o quando è scoppiata a ridere nel corso di una conferenza drammatica sull’Ucraina , e che hanno fatto un personaggio mediatico, ad un senso però.
Sarebbe sicuramente un errore ritenere che l’eventuale elezione di Kamala Harris non si ripercuoterebbe nei rapporti USA /Europa. Le grandi tendenze culturali oggi nascono tutte negli USA e da là si diffondono in tutto l’Occidente.
Joe Biden ha rappresentato il vecchio uomo bianco che i democratici hanno presentato per rassicurare gli americani e poter avanzare il loro programma radicale sull’immigrazione e sulle politiche woke . Con la Harris avremo il modello del perfetto wokista di moda alla Casa Bianca.
Così , nelle grandi imprese, prevarranno le politiche di Diversity Equity Inclusion che mettono la meritocrazia in secondo piano rispetto ai criteri di selezione e la teoria critica delle razze ( Critical race theorie) che rintroduce e giustifica il razzismo nel quotidiano per giustificare le oppressioni secolari.
Come pure quelle teorie di genere che vogliono farci credere che gli uomini possano essere incinti ed allattare, le gender affirmation care , cure per l’affermazione del genere che autorizzerebbero trattamenti medici diretti a mutilare bambini ed adolescenti, e l’ideologia decolionale che decostruisce il passato ed esige le riparazioni del caso.
Combattute dai repubblicani e da Trump, tutte queste teorie fumose che vorrebbero imporre nove norme comportamentali , con Kamala Harris entrerebbero alla Casa Bianca e come un vento di novità si ripercuoterebbero negli Stati Uniti ed in Europa con immensa gioia dei progressisti de noialtri.
Eugenio Preta