L’assedio di Palermo di agricoltori e forestali: la denuncia de L’Altra Sicilia
Palermo, 05 novembre 2005
Venerdì 4 novembre 2005 Palermo (e un po’ meno altre città siciliane) è stata letteralmente assediata da una folla inferocita e senza legge di “agricoltori” e “forestali” che protestavano contro la cittadinanza palermitana (incredibile ma vero) perché il governo nazionale nella finanziaria sta togliendo qualcosa ad una certa Indennità speciale di disoccupazione agricola.
Confessiamo una nostra certa ignoranza del tema previdenziale specialistico e pertanto non entreremo nel merito senza un’adeguata documentazione. Solo che, noi che già siamo stati a fianco di altri, veri, lavoratori che in queste settimane di fuoco hanno protestato (autotrasportatori e viticultori) vogliamo cogliere l’occasione per prendere le distanze da una lotta non condivisibile nel metodo e realmente anti-siciliana.
Intanto i fatti: gli assedianti questa volta non si sono accontentati di bloccare Piazza Indipendenza, nel cuore di Palermo di fronte a Palazzo d’Orléans, ma hanno bloccato la Palermo-Trapani, la Palermo-Sciacca e la Palermo-Catania perché volevano parlare con Cuffaro…
In pratica hanno bloccato Palermo per un giorno intero con danni gravissimi all’intera cittadinanza. Ci sono stati tafferugli e feriti: le ambulanze giravano da una parte all’altra impazzite.
I telegiornali nazionali non ne hanno parlato. Quelli regionali e la stampa locale hanno minimizzato con una notizia al cloroformio sull’ennesima manifestazione…
Si fa tutto ciò in un paese civile?
Ma la Sicilia NON è un paese civile!
Ma poi perché?
Perché Cuffaro dovrebbe “protestare” con Tremonti perché reinserisca questa benedetta indennità.
C’è puzza di bruciato… Perché in Italia non se n’è accorto nessun altro?
Perché non vanno a Roma a manifestare se hanno buone ragioni?
La materia previdenziale non rientra nei margini di autonomia concessi alla Sicilia (purtroppo! aggiungiamo noi) e perciò non ha alcun senso rivolgere “in loco” la protesta torturando i concittadini e logorando l’economia…
Vuoi vedere che questa indennità (potremmo sbagliarci, dovremmo documentarci meglio, ma intanto è un’intuizione…) è quella che serve ai famosi forestali, pagata dall’INPS, nei giorni in cui non sono stagionali pagati dalla Regione?
Che bella invenzione! Metà dell’anno mi paga la Regione per imboscarmi e per bruciare i boschi, l’altra metà mi paga l’INPS … e poi i nostri giovani non trovano lavoro, e poi non ci sono soldi per la sanità e le infrastrutture….
I disordini di venerdì scorso hanno dimostrato cosa diventerebbe la Sicilia se il cordone assistenziale fosse finalmente tagliato: un campo di battaglia!
Ma se ci fosse una Thatcher che li mandasse tutti a casa con le buone o con la forza, che facesse emigrare quelli che non trovano lavoro perché non sanno fare niente oltre che votare, allora può essere che tutti gli altri siciliani si sentirebbero sollevati da questo peso insopportabile e potrebbero persino rientrare o non andar via quelli che invece qualcosa la sanno fare … e allora sì che ci sarebbe un’ Altra Sicilia. Ma i più sono disinformati e rassegnati.
Quando gli parli della fuga dei cervelli si confondono con un analogo problema che riguarda l’Italia intera. Ma lì scappano solo gli scienziati, qui tutti quelli che non hanno la licenza elementare o una raccomandazione!
Se non si prende coscienza della Questione Siciliana, non si va da nessuna parte.
Antudo!
L’ALTRA SICILIA – Ufficio Stampa