Lettera aperta al Presidente Crocetta: si liberi di questi assessori e torni con i Siciliani
Prigioniero del PD e parafulmine di tutte le malefatte di Roma e degli assessori imposti da questo partito: ha fatto molti errori, ma è ancora in tempo per riprendersi la dignità e per tornare ad essere dalla parte del suo popolo. Ecco come…
Egregio presidente della Regione siciliana, onorevole Rosario Crocetta,
abbiamo deciso di scriverle questa lettera alla luce di tutto quello che sta succedendo in Sicilia.
Come lei certamente saprà, la Regione è in default. Controllato da Roma, ma sempre in default.
Già il Bilancio regionale 2015 era in grande sofferenza. Con i tagli dello scorso anno interi settori dell’Amministrazione regionale sono stati penalizzati. Quest’anno i burocrati dell’assessorato all’Economia e l’Assemblea regionale siciliana – su indicazione dell’assessore-commissario Alessandro Baccei, e non su sua indicazione – hanno tagliato un altro miliardo e 400 milioni di Euro.
A togliere un miliardo di Euro dal Bilancio 2016 hanno pensato i burocrati con i tagli orizzontali che non sono stati ‘gettonati’ dalla grande informazione, ma che ci sono lo stesso.
A tagliare altri 400 milioni di Euro ha pensato la maggioranza dell’Ars a trazione ‘ascara’: i miserabili, pur di non andare a casa e di perdere i soldi che ogni mese si mettono in tasca, hanno tagliato altri 400 milioni di Euro (dalle tasche dei cittadini e non dalle loro).
Il Governo Renzi, come lei sa, dovrebbe erogare alla Regione 500 milioni di Euro. E’ un”erogazione con il trucco (come si può leggere qui). Come lei sa, si tratterebbe, in ogni caso, solo una parte minima dei soldi che ogni anno Roma ruba dal Bilancio della nostra Regione calpestando il nostro Statuto.
Lei sa benissimo perché il Governo Renzi, fino ad ora, non ha erogato questi 500 milioni di Euro: perché non vuole che lei si avvantaggi. E con la scusa di non avvantaggiarla ha lasciato senza soldi la Sicilia. E non sappiamo nemmeno come finirà, perché, a quanto pare, Renzi e compagni, per erogare questi soldi chiedono una contropartita contro i Siciliani.
Presidente Crocetta, la scena è sempre la solita: Baccei, il sottosegretario Davide Faraone, su ordine di Renzi e delle burocrazie ministeriali ordinano, e lui, in quanto presidente della Regione, diventa il responsabile di questi disastri agli occhi di 5 milioni di Siciliani!
Ma non si è stancato di recitare questa parte? Lo sappiamo: sta cercando di difendersi, di prendere alcune contromisure: con Antonio Fiumefreddo, Antonio Ingroia e altri suoi amici vorrebbe organizzare qualcosa. Ma cosa? Rilanciare il Megafono? Un nuovo soggetto politico?
Per carità, già è un passo avanti. Ha capito che il PD di Renzi, alla fine del suo ‘giro’ da presidente della Regione siciliana, nel Novembre del 2017, la mollerà. Ma la strada che sta continuando a percorrere, presidente Crocetta, è sbagliata.
Tutti in Sicilia hanno capito che lei è un ‘prigioniero politico’ del PD renziano. Tutti hanno capito che lei, sugli argomenti più importanti del Governo della Sicilia – acqua, rifiuti, energia, formazione professionale, politiche del lavoro, fondi europei, agricoltura e, in generale, su tutte le questioni economiche e finanziarie – è stato esautorato.
Ormai da un anno e forse più di lei si parla di un presidente della Regione-fantoccio nelle mani di Renzi e di Baccei.
Ma non si accorge di che cosa dicono di lei? Fino a Sabato scorso è piombata in Sicilia la Ministra Maria Elena Boschi. E che ha detto? Che Faraone – quello che nel 2012 ha perso le primarie a Palermo (pur con tutti gli aiuti ‘giusti’ di cui dispone in termini elettorali…) – è il candidato ideale!
Lo sa o no quello che dicono di lei nel PD, a Roma come in Sicilia? Che il prossimo candidato del centrosinistra alla guida della Sicilia dovrò essere uno diverso da lei.
Bella questa, no? Lei fa il presidente della Regione, praticamente senza controllare alcunché delle più importanti deleghe. Loro, gli assessori del PD – renziani e non renziani – fanno quello che vogliono, depredano la Sicilia e i Siciliani e poi danno la colpa a lei. Non si è stancato di tutto questo?
Presidente, questo blog non le ha mai fatto sconti. Gliene abbiamo dette di tutti i colori. E lei, questo lo dobbiamo ammettere, ha incassato in silenzio. Ebbene, in questi ultimi mesi abbiamo capito alcune cose sul suo conto: abbiamo capito che molte delle cose che vengono attribuite a lei, in realtà, sono farina del sacco di altri.
Lei era contrario al Muos di Niscemi. A Gela ha preso a male parole gli americani. Poi è stato costretto a fare macchina indietro. Sappiamo il perché.
Anche sul ‘Patto scellerato’ del Giugno 2014 sappiamo com’è andata. Quando le hanno fatto firmare un accordo truffaldino che regala al Governo nazionale oltre 5 miliardi di Euro dei Siciliani. L’hanno presa in giro. Tant’è vero che è tornato più volte a Roma per ridiscutere tutto. Ma il PD gliel’ha impedito. E lei ha obbedito.
Fino ad oggi lei ha accettato di essere il parafulmine di tutti: di Renzi, del PD siciliano, degli assessori che altri hanno scelto per lei. Si è ‘sciroppato’ in silenzio anche l’ex assessore alla Salute, Lucia Borsellino, che poi non le ha risparmiato critiche.
Qualche battuta, qualche replica, se l’è concessa solo per ribattere allo ‘scienziato’ e al quel ragazzino viziato che quel ‘genio’ di Mirello Crisafulli ha piazzato alla segretaria regionale del PD siciliano: quel Fausto Raciti che, pur di mantenere lo scranno parlamentare, si è ‘inghiottito’ il Muos di Niscemi, stando zitto davanti a tutte le umiliazioni che il Governo Renzi ha inflitto alla Sicilia e ai Siciliani.
Presidente Crocetta, a questo punto arriviamo alla proposta: lei ha davanti a sé un altro anno e mezzo di legislatura. Bene: perché a tutti questi signori del PD, romano e siciliano, che un giorno sì e l’altro pure la trattano a pesci in faccia non li manda tutti a quel paese?
Sa cosa le proponiamo, presidente Crocetta? Muto lei e muti i suoi amici, si chiama il segretario generale della presidenza della Regione nella sua stanza – sì, lei, la dottoressa Patrizia Monterosso – le sequestra i telefoni cellulari per evitare che avverta il senatore Giuseppe Lumia e, oplà!, le fa scrivere dodici decreti di revoca per tutt’e dodici gli assessori della sua Giunta.
Poi, sempre dalla sua stanza, inviate, via E-mail, con la Pec, i decreti di revoca ai dirigenti generali. Questo particolare è importante: non li deve inviare alle segreterie degli assessori, ma ai dirigenti generali. Debbono essere i dirigenti generali ad avvertire gli assessori di essere stati ‘sbarellati’.
Pensi che scena celestiale, presidente Crocetta: il dirigente generale che va nella stanza dell’assessore Vania Contraffatto, quella che doveva far partire la raccolta differenziata dei rifiuti e che adesso vuole gli inceneritori, e gli dice:
“Dottoressa Contraffatto, la debbo avvertire che non può firmare più nulla perché non ricopre più l’incarico di assessore…”.
Presidente, riesce a immaginare la faccia di Faraone e, soprattutto, del padre di quest’ultimo, quando si scopriranno di essere rimasti senza ‘energia’ assessoriale? Vuole mettere?
E che dire di Antonello Cracolici, assessore delle Agricolture che non ci sono più, che ha girato la Sicilia promettendo a tutti l’elisir del PSR? Presidente Crocetta, non sarà divertentissimo vedere Cracolici in sella senza cavallo?
E che dire del seguace spureo di Archimede? Sì, lui, il siracusano ‘tradimentoso’, quello che pensa una cosa, ne dice un’altra e ne fa un’altra ancora. Sì, lui, l’assessore alla Formazione professionale Bruno Marziano, quello che ha organizzato il ricorso contro il bando per bloccare tutto il settore senza nemmeno avvertirla.
Pensi anche a quelli dell’UDC siciliana: questi, ormai, nemmeno se li mette sottosopra prendono più voti. E si sono ‘beccati’ due assessorati. Per continuare, pure loro, a farsi i cavoli propri e a sputare veleno su di lei.
Ma ha idea della ‘botta’ di acetone che si prenderanno Giampiero D’Alia e il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, quando si ritroveranno fuori dal Governo e senza assessorati?
Lo sappiamo: lei starà pensando: “Appena faccio una cosa del genere mi mandano a casa”.
E lei ci deve sperare che la mandino a casa subito, presidente. Perché lei, buttando fuori dal Governo il PD, l’UDC e tutti i cambiacasacca che sono finiti nella sua Giunta, in un colpo solo guadagnerà milioni di punti agli occhi di 5 milioni di Siciliani. Che diranno:
“Il presidente della Regione Crocetta ha commesso un sacco di errori. Però, alla fine, ha fatto una cosa grandiosa che lo riscatta da tutti gli errori”.
Detto questo, presidente, non la manderanno a casa. E sa perché? Perché la maggioranza dell’Ars è fatta da mentecatti. Da gente che a lei, a casa, l’avrebbe mandata già da un pezzo. Solo che la legge elettorale prevede che, decadendo lei, decadono anche loro.
Secondo lei i ‘califfi’ di Sala d’Ercole approverebbero una mozione di sfiducia nei suoi riguardi per mandarla a casa rinunciando a due anni di indennità parlamentare? A quelli gli debbono sparare per fargli votare una mozione di sfiducia!
Ribadiamo: se lo facessero per lei sarebbe un vantaggio. Ma non lo faranno. Sono troppo attaccati ai piccioli. Ci creda: è l’unica cosa che realmente gli interessa.
E poi, presidente Crocetta: la manderebbero a casa sapendo che la prossima Assemblea regionale siciliana sarà composta da 70 e non più da 90 deputati? Quindi non solo dovrebbero rinunciare a due anni di indennità parlamentare, ma molti di loro dovrebbero farlo con la certezza di non mettere più piede in Assemblea regionale siciliana. Si figuri!
Presidente Crocetta: i ‘califfi’ dell’Ars non si dimetteranno mai! Certo, Renzi e Faraone proveranno a convincerli. Ma si attaccheranno al Tram (che a Palermo c’è già e, forse, potrebbe finalmente servire a qualcosa…).
Dia retta a noi, presidente Crocetta ‘sbarelli’ tutt’e dodici gli assessori e, per quindici giorni, si tenga tutte le deleghe. Li lasci ‘friggere’. Poi, dopo quindici giorni, magari anche dopo venti giorni, nomini dodici assessori ventenni, magari appena laureati. Sì, una bella Giunta di ragazzini, alla faccia di Renzi, di Faraone, di Raciti e di tutto il PD di falliti.
E poi sa che deve fare se la vuole fare completa? Deve istituire la figura del delegato per tenere i rapporti tra Governo e Parlamento siciliano. Ha già capito chi deve nominare per ricoprire questo ruolo, vero? Sì, proprio lui, l’avvocato Antonio Fiumefreddo, l’amministratore unico di Riscossione Sicilia spa, quello che ha sputtanato i deputati che non pagavano le cartelle esattoriali.
Presidente, immagini la scena: non solo i deputati debbono votare a approvare prima la legge di variazioni di Bilancio, poi il Bilancio 2017 e magari altre leggi; e debbono trattare con Fiumefreddo che li ha sputtanati alla grande: cornuti e mazziati!
Lo sappiamo: le starà pensando: “Renzi non erogherà i 500 milioni di Euro del 2016 e commissarierà la Regione e mi manderà a casa”.
Ripetiamo: le ci deve sperare che Renzi faccia una cosa del genere. A parte il ridicolo di un Governo nazionale che toglie i soldi alla Regione, crea le condizioni per la persistente violazione dello Statuto e poi la commissaria per persistente violazione dello Statuto provocato dallo stesso Governo nazionale.
S’immagini la faccia del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella…
Riderebbe tutta l’Italia.
Certo, lei in questo momento sta pensando che Renzi sta già facendo ridere tutta l’Italia con le bugie che spara a ritmo continuo: e quindi non si porrebbe questo problema.
Vero. Ma come le abbiamo già detto, lei diventerebbe subito l’eroe anti-Renzi. E poiché quasi tutta la Sicilia detesta Renzi, lei, automaticamente, guadagnerebbe un sacco di punti.
Ci prenda in considerazione, presidente Crocetta. Ci ascolti. Fino ad ora questi signori hanno tenuto in pungo lei e il suo Governo. Ora lei ha l’occasione per tenerli in pugno fino al Novembre del 2017.
Altro che mandarla a casa. Questi signori, come tanti beccaccini, saranno costretti a tenerla lì per un altro anno e mezzo.
Presidente Crocetta: noi le stiamo proponendo su un piatto d’argento il suo riscatto politico. E anche il riscatto della sua dignità politica. Ha dimenticato, forse, che Renzi e venuto in Sicilia senza nemmeno citarla, senza contattarla? Uno sgarbo istituzionale grande quanto una casa, imperdonabile che in qualsiasi Paese civile avrebbe determinato- giustamente- una crisi diplomatica grave (e sul quale non abbiamo mancato di soffermarci con questo articolo di Lino Buscemi).
Oggi ha l’occasione per restituire pan per focaccia a questo Pinocchio di Firenze, sbruffone e inconsistente.
Non solo. Una volta libero potrà dire di essere per il No al referendum di Ottobre. Perché lei sa meglio di noi che gli italiani, in massa, voteranno No: perché non condividono il papocchio pseudo-costituzionale della Ministra Boschi – altra sbruffona e arrogante – e, soprattutto, perché detestano Renzi e le sua fallimentari politiche.
Presidente Crocetta, questi, pur di vincere un referendum che perderanno comunque, sono disposti a ‘imbarcare’ pure Totò Cuffaro e Calogero Mannino (come raccontiamo qui).
Ci ascolti: li mandi tutti al diavolo. Ci faccia sognare, presidente Crocetta. Torni ad essere il Presidente dei Siciliani.