I porti siciliani colano a picco. Gli scali dell’isola tagliati fuori dai finanziamenti europei
[C.Alessandro Mauceri – 01 aprile 2016] Nella classifica dei maggiori porti europei Venezia ha il primato dei servizi per le navi da crociera ma, a dispetto dell sua centralità nel Mediterraneo, l’Italia non brilla mentre la Sicilia è il fanalino di coda.
Nei giorni scorsi, il porto di Venezia ha ricevuto il premio quale miglior homeport del Mediterraneo, un premio assegnato da una giuria specializzata di operatori del settore ai migliori porti crocieristici del mondo per l’eccellenza nelle operazioni di sbarco e imbarco dei passeggeri.
Un riconoscimento che non sorprende: da sempre gli italiani sono un popolo di “santi, poeti e navigatori”. Eppure, Sandro Trevisanato, presidente di Venezia Terminal Passeggeri, la società che gestisce il traffico crocieristico nello scalo lagunare, seppur felice del riconoscimento non ha potuto fare a meno di lanciare un allarme sulle navi che attraccano a Venezia: è necessaria “la sostituzione da parte di molte compagnie, per non perdere la destinazione Venezia, di navi all’avanguardia, dotate di tecnologia di ultima generazione e a basso impatto ambientale, che rimpiazzino unità più piccole, ma allo stesso tempo più vecchie e di conseguenza meno manovrabili e più inquinanti”. “Se non si trova una soluzione – ha aggiunto – Venezia perderà lo status non solo di primo homeport del Mediterraneo, ma persino il ruolo di porto-capolinea a scapito di scali stranieri”.