L’ALTRA SICILIA smaschera i finti autonomisti
Bruxelles, 28/06/2005
L’Altra Sicilia, che segue sempre con interesse le vicende politiche e sociali dell’Isola, aveva accolto con tiepido interesse – ma pur sempre con leggera diffidenza – l’iniziativa dell’on. Raffaele Lombardo che, abbracciando il credo autonomista, aveva determinato la vittoria del centrodestra alle recenti elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Catania.
L’Altra Sicilia, che identifica nell’affermazione dei principi enunciati dallo Statuto (ma mai attuati da un classe politica indigena asservita a logiche forestiere) e nell’attuazione di una vera autonomia, non disgiunta dalle prerogative dello Stato unitario, la reale possibilità di riscatto della Sicilia e di rinascita economica e sociale del suo popolo, al di qua e al di là del faro, aveva osservato con attenzione il progetto Lombardo, convinta che così l’Autonomia avesse potuto trovare finalmente una forza propositiva.
L’Altra Sicilia, “temendoli, anche quando portano doni,” però ha prestato orecchio ai diversi segnali d’allarme, non ultima l’assenza di Lombardo alla festa dell’autonomia di Mazara del Vallo ma soprattutto lo svolgersi della riunione di Leonforte, dove, tra salsicce e birra, tarallucci e vino, insieme ai resuscitati fantasmi della vecchia partitocrazia – a convegno per iniziare le manovre di rinascita della Balena bianca – l’on Lombardo ha gettato la maschera del furbo autonomismo e ha abbracciato con Cirino Pomicino tutti i reduci di una stagione che pensavamo affidata agli archivi della storia, consegnando alla rinascita della vecchia DC un progetto spacciato per autonomistico.
L’Altra Sicilia così vuole informare i Siciliani delle reali intenzioni di Lombardo e pertanto smaschera il progetto lombardiano che prende l’Autonomia a pretesto e con astuzia la utilizza per accreditarsi presso i Siciliani che credono nei veri valori dell’Isola.
L’Altra Sicilia, interrogata sull’opportunità di abbracciare il nuovo soggetto in embrione comunica di aver rifiutato l’offerta e fedele alla coerenza che l’ha vista protagonista di tante lotte in nome dello Statuto e dell’affermazione dell’ Autonomia, denuncia oggi l’operazione Lombardo come finta operazione autonomistica e manovra puramente elettorale.
L’Altra Sicilia, ricordando che i valori del Popolo Siciliano non possono essere calpestati dal cinismo di una classe politica furbastra e avvezza agli intrallazzi e ribadendo la vocazione e il compito che preesiste alla sua stessa costituzione: la salvaguardia e la tutela degli interessi e delle aspettative della Sicilia e dei Siciliani tutti, senza confusione di ideologie e di convenienze, è orgogliosa di aver smascherato l’operazione Lombardo e per prevenire quanti ancora intendano utilizzare gli aneliti all’applicazione dei dettati dello Statuto di Autonomia, a scopi puramente strumentali, comunica già da oggi che sono aperte le iscrizioni alle liste elettorali che come L’Altra Sicilia saranno presentate nelle prossime competizioni elettorali.
Basta con le furbizie del palazzo e vicini alla gente gridiamo: ANTUDO,- animus tuus dominus, il coraggio sia la tua forza -, l’urlo di riscatto del Popolo Siciliano per battere quegli intrallazzi, quelle furbizie e quella malafede che impediscono alla Sicilia di occupare il posto che le compete in Europa, in Italia e nel Mediterraneo.
Eugenio Preta