Un tesoro che molti trapanesi hanno dimenticato…La Casina delle Palme
Nei primi decenni del ‘900 una ventata di modernità, lo stile liberty, interessò anche Trapani.
Gli esempi più belli del liberty sono la Casina delle Palme, realizzata su progetto di Francesco La Grassa nel 1922, e il Palazzo delle Poste, progettato dallo stesso durante il primo anno del ventennio fascista. I motivi del liberty si possono comunque trovare in altri edifici meno conosciuti disseminati qua e là.
La casina delle Palme, comunemente conosciuta dai trapanesi come “Chalet”, era utilizzata nelle sere di estate come luogo d’incontro per sorseggiare un caffè o assaporare un gelato. La costruzione si sviluppa su due piani e ingloba una bellissima palma che attraversando il tetto spunta e si staglia contro il cielo. Lo spazio all’aperto accoglieva degli spettacoli di cabaret che si svolgevano su un palco costruito poco distante. Dopo la guerra, nel 1947, la Casina delle Palme venne ristrutturata dall´ingegnere Andrea Lipari e divenne così un teatro all’aperto, furono diversi i cantanti, al tempo famosi, che si esibirono, personalità che il tempo ha ormai dimenticato(o quasi) come: Nilla Pizzi, Claudio Villa, Gino Latilla, Nunzio Filogamo e tanti altri.
I lavori per la costruzione del Palazzo delle Poste iniziarono nel 1922 e finirono nel 1927, lo stile liberty, presente in tutte le sue parti, si può maggiormente ammirare negli interni: vetrate colorate e decorazioni in ferro battuto.
Lo storico edificio è a tre piani di forma rettangolare con degli archi che partendo da terra inquadrano le aperture. L’entrata centrale si affaccia sulla Piazza Vittorio Veneto di fronte il Palazzo del Comune di Trapani.