L’ASSESSORE ALLA SANITA’ PISTORIO E L’ESCAMOTAGE PER UNA VACANZA ILLECITA

Ogni tanto, non spesso in verità, in Sicilia qualche politico cerca di darsi un’immagine di uomo politico accorto e corretto. Spesso, anzi spessissimo, prendiamo atto di comportamenti scorretti se non addirittura illeciti di questo o quell’altro politico o amministratore che giustamente viene perseguito dalla Magistratura che purtroppo in Sicilia viene spesso ricordata solo per il tributo di sangue che ha dato alla lotta alla delinquenza organizzata e non, ma molto più spesso ingiustamente attaccata da politici senza scrupoli.

Ogni tanto, non spesso, l’intervento della Corte dei Conti, richiama alle proprie responsabilità amministratori e dirigenti condannandoli al pagamento dell’ingiusto danno erariale alle casse della Regione.
E’ però costante l’assenza di controllo della Corte dei Conti in quei comportamenti che, permettono a politici e dirigenti nazionali in Sicilia e regionali, di inventarsi a danno del contribuente, chiusure degli uffici in quei giorni che permettono di usufruire di un lungo ponte festivo.
Oggi è il caso dell’Assessorato alla Sanità della Regione Siciliana, ma quanti uffici regionali pur chiudendo non ne hanno dato notizia, che, con la scusa di effettuare la disinfestazione dei locali dell’Assessorato il Venerdì 3 giugno (guarda caso dopo la festa del 2 Giugno), ha permesso ai suoi dipendenti, qualche centinaio, di fare un lungo ed illecito ponte festivo di ben quattro giorni.
Un amministratore corretto ed accorto avrebbe disposto la disinfestazione il sabato mattina, giorno di chiusura, utilizzando il giorno 5 (domenica) per l’evaporazione del prodotto usato.
Un politico che invece vuole ingraziarsi i suoi dipendenti (elettori), concede ingiuste vacanze collettive a danno del cittadino. Si può considerare questo regalo come voto di scambio ? Ognuno faccia le proprie deduzioni, però non dimentichiamo che le elezioni regionali si stanno avvicinando e certi favori alla lunga possono essere paganti.
In ogni caso la certezza che la Corte dei Conti non interverrà, il pensiero ricorrente in molti politici e dirigenti che tutto sommato un giorno di chiusura degli uffici non fa danno a nessuno, ma soprattutto la certezza dell’impunità, fanno sì che in Sicilia si parli, spessissimo ed a sproposito, di legalità e di diritto.
La Sicilia, si sa, è terra di poeti e di letterati, ma anche di furbi e del voto di scambio.
BRUXELLES , 2 Giugno 2005

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