Forza Sicilia? Purché non sia solo un nome!
il partito di Forza Italia in Sicilia, dando vita a “Forza Sicilia”.
Avevamo già visto su qualche manifesto elettorale lo slogan ma adesso
pare si faccia sul serio. Che dire di questa gran moda di “regionalizzare”
i partiti in Sicilia, che sembra ormai avere investito tutte le forze del Centro-Destra
siciliano?
da sempre avanti da L’Altra Sicilia, associazione di diritto internazionale
a tutela della Sicilia e dei Siciliani “al di qua ed al di là del
Faro”, sono vincenti (poco ci interessa che ce ne venga riconosciuta la
paternità), che sempre più chi governa la Sicilia pensa che l’unico
modo di frenare la marea montante di disagio e malcontento sia quella di dissotterrare
l’ascia di guerra della “Questione Siciliana”, da troppo tempo ignorata,
contro una politica nazionale troppo disattenta alle esigenze di questo Popolo.
E’ un fatto comunque salutare, perché si ribadisce la particolarità
etnica e politica del Popolo Siciliano, ciò da cui sarà difficile
tornare indietro…
Meno sensibile appare invece il centro-sinistra che, evidentemente, pensa
di andare al potere sull’onda di un presunto successo nazionale senza fare
troppi sforzi di radicamento nel territorio (tranne – è pur vero –
qualche voce minoritaria). Noi de “L’Altra Sicilia” crediamo che
costoro però non abbiano fatto bene i conti con la progressiva presa
di coscienza del Popolo Siciliano della propria identità.
Ma anche le operazioni del centro-destra sono tutte da verificare. Non basta
un nome per il disagio della Sicilia…
Se il “coordinatore” di questa ipotetica “Forza Sicilia”
è scelto a Roma (o, peggio, ad Arcore), se il partito è incapace
di parlare con voce propria al Parlamento italiano, se altrove sono decise
le candidature, se non si scioglie la contraddizione di essere un partito
“padronale”, l’operazione è di pura facciata e non arresterà
il declino di Forza Italia in Sicilia, già di tutta evidenza.
I Siciliani sono pazienti, talvolta imprevedibili nelle loro passioni politiche,
ma non certo stupidi, e non dimenticano facilmente i continui “regali”
all’asse del Nord di questi ultimi anni da parte di un governo sostenuto da
molti esponenti di questo ipotetico partito siciliano di Forza Italia.
La Sicilia ha bisogno di una classe dirigente che non sia nominata dall’esterno
e che faccia veramente gli interessi dell’Isola dovunque, nel territorio,
nelle istituzioni autonome della Regione, in Italia e in Europa. Il resto
sono chiacchiere!
Bruxelles, 11 aprile 2005
“L’ALTRA SICILIA” – Al servizio della Sicilia e dei Siciliani