Amministrative Palermo: Francesco Paolo Catania in lista (n.50) con Tommaso Dragotto Movimento Impresa Palermo
Abbiamo sotto gli occhi la confusione di Palermo e, lo confessiamo, eravamo già pronti ad ammainare bandiera e ritirarci in buon ordine davanti all’impazzire della politica che pur avrebbe dovuto interrogarsi di fronte alla protesta (e ai forconi) dei cittadini che cresce proporzionalmente alla malefatte della Casta.
A soffrire di queste vicende, dei giochi della politica, della presa in giro dei cittadini è però soltanto la Sicilia e i Siciliani.
Nonostante cerchino di presentare come nuovo giovani già adusi ai giochi della politica, e lo si evince dalle alchimie che questi hanno studiato con i partiti di appartenenza, non riescono a convincerci.
Se questo è il nuovo che avanza…. Se costoro rappresentassero effettivamente la risposta alla mala politica, al voto di scambio, al concorso esterno in associazione mafiosa, al reato elettorale, all’esecutivo tecnico, beh allora la situazione sarebbe senz’altro disperata.
Oggi bisognerebbe presentare gente nuova. Ma ci pensate che da più di 30 anni questi sono sempre là, sempre gli stessi e per di più incapaci; almeno avessero dimostrato di sapere fare qualcosa. Invece niente, e vogliono continuare e se il nuovo è Costa, beh con un nome così “commerciale” non ci sembra un buon viatico …
Tutto questo mentre l’economia siciliana è a terra e il governo italico continua a fare gli interessi delle multinazionali e intanto tutto aumenta benzina, assicurazioni, bollette, tasse, medicinali.
L’ALTRA SICILIA non crede a questo nuovo che avanza e teme che subdolamente il nuovo rispolveri l’autonomismo per continuare i propri giochi, attento poi a prendere gli ordini da Roma e lasciare la nostra Terra nella disperazione disperata.
Noi diciamo: bisogna soltanto applicare lo Statuto.
Altro che discorso identitario, questi approfittano di tutto e di tutti, anche di quello che oggi la gente avverte in modo sempre più determinato: la Sicilia e lo statuto.
Nel 2007 avevamo provato con il prof. Massimo Costa sindaco in una lista “L’ALTRA SICILIA”, ma non è andata.
Parlandoci chiaro, non abbiamo fondi disponibili ed è difficile organizzare una campagna elettorale contro le corazzate e le truppe cammellate dei partiti. Dalla nostra parte solo l’amore per la nostra terra e la voglia di identità e di autonomia.
Non possiamo rimanere alla finestra mentre la mala politica distrugge il futuro dell’Isola e la Sicilia è in ginocchio e nonostante tante aspettative, le nuove elezioni disegnano uno scenario apocalittico per l’Isola se continuasse la prassi corrente: casta, partiti, colonialismo, voti di scambio, clientelismo, precariato, caos, recessione economica, povertà e distruzione.
Ma ormai è necessario operare una sintesi e decidere se guardare la piena che passa o rimboccarsi le maniche e cercare di evitare che continuino a governare nel solito modo.
Tommaso Dragotto ci ha proposto di integrare la sua lista denominata Impresa Palermo, ci abbiamo riflettuto a lungo e abbiamo proposto il nostro presidente. Adesso si tratta di farsi riconoscere e di convincere i palermitani a sfuggire alle sirene della Casta che promette sempre e mai mantiene.
Eugenio Preta