Mentre Grecia e Portogallo piangono, la Polonia se la ride
Vorrei analizzare la situazione economica dei due paesi dell’Ue che adesso se la passano peggio di tutti, Grecia e Portogallo, ed esaminare il successo di un paese come la Polonia che per ora non manifesta (saggiamente) alcuna fretta per entrare nell’Ue.
GRECIA – In Grecia, per adesso hanno reinviato il piano di aiuti da 130 miliardi di euro, sperando un’intesa da raggiungere per lunedì. I tempi sono stretti anche perchè il 20 marzo scadranno titoli greci per un valore di 14 miliardi di euro e, attualmente, il governo è senza un euro per ripagarli.
Cosa è stato richiesto alla Grecia?
La troika (Ue-BCE-FMI), dopo le atroci misure di austerity già chieste al popolo greco, adesso rincara la dose e chiede ulteriori tagli di bilancio: sono stati identificati altri 325 miliondi di euro da tagliare nella spesa pubblica e, sembra, quell’aguzzino della Troika abbia convinto quei servi dei politici ad accettare la dura linea imposta per ricevere il prestito.
Ma il debito greco come è composto?
La torta del debito greco è di 342 miliardi di euro così suddiviso:
– 76 mld a banche private
– 44 mld alla BCE
– 65 mld a Unione europea e FMI
– 157 mld suddivisi tra fondi sovrani, banche centrali, fondi pensione.
In sostanza non ci vuole un genio per capire che il popolo greco si stia sacrificando per ripagare banche ed istituzioni sovranazionali, che decidono circa la sua politica socio-economica e, per giunta, non sono mai stati votati da alcun elettore greco.
Ma la democrazia non era nata proprio nell’antica Atene?
Inoltre quell’usurpatrice della troika offre si 130 miliardi di euro, ma col ricatto che 100 miliardi siano destinati alla ristrutturazione del debito. E cose se voi domani andaste in banche per chiedere un mutuo di 130 mila euro per l’acquisto di una casa, la banca ve li concede ma vi chiede di restituire subito 100 mila euro, lasciandovi pagare le rate mensili del mutuo col resto dei soldi.
Questi non sono “aiuti”, questo è “strozzinaggio”.
PORTOGALLO – Il Portogallo è l’ulteriore prova che il Fondo Monetario Internazionale sia un avvoltoio che ovunque va, invece di aiutare, finisce per peggiorare le cose.
Lo scorso maggio il Portogallo ricevette 78 miliardi di euro di prestito; in cambio ha dovuto rispettare durissime misure imposte dal FMI.
Ha funzionato la ricetta del FMI sulla crescita portoghese?
Manco per idea: è prevista una riduzione del PIL del 3%, il debito pubblico nel 2008 valeva il 70% del Pil, mentre a fine 2012 si stima arriverà al 118% del Pil, i rendimento sui titoli di Stato nel 2009 si attestavano intorno al 4-5%, mentre nelle scorse settimane i titoli decennali pagavano il 17%.
Vi sembra che i consigli del FMI siano stati utili? A me no.
E mentre migliaia di manifestanti urlano “No al Fondo monetario“, indifferenti al vox populi, la troika propone di continuare ad insistere con privatizzazioni e riforme strutturali.
POLONIA – Dal 2007 al 2011 la Polonia ha realizzato una crescita reale del PIL del 13,34%, battendo tutti, perfino Svezia (3,50%) e Germania (1,68%).
Solo nel 2011 l’economia polacca è cresciuta del 4,3% trainata dai consumi interni e dagli investimenti nelle infrastrutture.
Da sondaggi risulta che la Polonia non ha fretta di entrare nell’Unione europa: il 60% della popolazione preferisce tenersi ancora la sua moneta, lo zloty, invece che passare al fallimentare euro.
Il segreto della Polonia?
Restare lontanissima dal diktat della troika, lontana dalla moneta unica europea, ed aver realizzato un mercato interno solido, che la rende meno esposta agli stock internazionali.
Piccola parentesi sull’Italia. Oggi da dati Istat risulta che l’occupazione dei giovani tra i 18 e i 29 anni continua a calare, nella media dei primi tre trimestri del 2011 ha subito una flessione del 2,5% (circa 80 mila unità).
La disoccupazione giovanile aumenta, le imprese non hanno più accesso al credito, il debito pubblico è in continuo aumento, ma abbiamo il nostro Super Mario Monti che giorni fa va in visita a Wall Street, il tempio della finanza dopata e scellerata. Sarà andato a rendere omaggio ai suoi colleghi eo datori di lavoro?
Salvatore Tamburro
Fonte: http://salvatoretamburro.blogspot.com/